Hanno partecipato: i sindacati e la Direzione scolastica, con i dirigenti delle Asl, dell’ospedale Santobono e i componenti dell’Unità di Crisi. «È stata affrontata e discussa l’ipotesi della ripresa di didattica in presenza, almeno per i primi due anni della scuola primaria, ed è stato illustrato il dato epidemiologico che riguarda questa e le altre fasce di età scolastica», fa sapere l’Unità di crisi.
Sulla base dei dati sull’andamento epidemiologico dell’Unità di Crisi, delle Asl e del Santobono, si è concordato sulla necessità di verificare la situazione nei prossimi 10 giorni.
«Va monitorato se si registrerà  un raffreddamento del contagio relativo alla scuola primaria tale da consentire un allentamento delle misure già prese, in condizioni di piena sicurezza per gli alunni, il personale e le famiglie». Nel frattempo proseguono i progetti scolastici per le fasce più deboli, per la didattica di sostegno, per garantire un ampliamento dei congedi parentali per i genitori come già richiesto al Governo, e bonus destinati all’acquisto di tecnologie utili alla didattica a distanza.
«È stato importante registrare un clima di grande collaborazione e grande senso di responsabilità fra tutti i partecipanti a questo importante confronto», ha dichiarato De Luca. Infine, «è stata condivisa la necessità di utilizzare comunque questi giorni per prepararsi al futuro».