Congresso cittadino di sinistra ecologia e libertà
Torre del Greco – Riaprire la partita, riaprirla con un’opposizione che sappia davvero fare l’interesse del cittadino, riaprirla con nuove idee. È questo l’intento della linea ideologica adottata dal partito di Sinistra ecologia e libertà.
Tra sabato 20 e domenica 21 si è tenuto in via Salvator Noto un congresso atto a stabilire i modi attraverso cui, le realtà locali,come Torre del Greco, possono rispondere a tale “nuova linea”.
L’idea è quella di un nuovo modo di fare politica,basato sulla nascita “di un nuovo soggetto politico” cui “principi fondamentali sono pace e non violenza, lavoro e giustizia sociale, sapere e riconversione ecologica dell’economia e della società” (cit. comunicato stampa). In concreto la proposta è quella di un nuovo welfare che (sempre citando il comunicato stampa) “non abbia nessun cedimento nei confronti di una pura riproposizione dell’impianto paternalistico, che si sfibra fino a diventare Stato minimo”.
Un stato sociale ancor più forte, quindi, condizione questa che potrebbe risultare vincente: attraverso un buon welfare non solo si aumenterebbe l’offerta di servizi pubblici accessibili a tutti, ma si andrebbero a creare anche nuovi posti di lavoro. Ma, d’altro canto, potrebbe essere un ulteriore colpo al nostro sistema economico: è ovvio che lo stato introiti i soldi da investire nel sociale attraverso le imposte, gravando sulla già barcollante imprenditoria.
Le idee esposte nel congresso sono apparse senz’altro propositive: qualcuno ha ragionato secondo un’ottica nazionale (altra arma a doppio taglio, dato che, se da un lato ciò può significare un’ “uscita” dal provincialismo dall’altro può significare una “entrata” nel vago, nel non-concreto, nell’utopistico e nel demagogico) esortando ad una collaborazione (se non ad una unione) tra le varie sinistre.
Tuttavia non sono certamente mancate tematiche che riguardano prettamente il nostro territorio (in testa l’ospedale Maresca, la discarica di Terzigno e l’ecomostro di S.Maria La Bruna).
Riaprire la partita quindi, magari augurandoci che la squadra che vincerà di diverso non abbia solo la maglietta.
Fabio Cirillo