Le accuse delle opposizioni vertono in particolare sul canone annuo fissato in convenzione pari a 835mila euro annui fino alla stagione 2022-2023, periodo prorogabile per altri cinque anni, cifra ritenuta inadeguata sia a fronte dei pagamenti che versano società calcistiche in altre città sia a fronte degli introiti che il Comune incassa con il servizio a domanda individuale che si aggira sui 2 milioni e 400mila euro.
Critiche che l’assessore allo Sport, Ciro Borriello, respinge sottolineando che la società “utilizza lo stadio 90 giorni su 365. La convenzione è un atto politico importante con cui si definisce un rapporto duraturo”.