E questo, fino alla partenza in pieno della gestione.
Dalle prime analisi, però, emergerebbe che il pagamento della sosta sarebbe aumentato: sono infatti le strisce blu presenti sul territorio. Le colonnine appositamente presenti per pagare il grattino, attualmente ricoperte con i sacchetti neri in segno di inattività, segneranno comporteranno di fatto un costo più alto per i cittadini. Tanto è bastato per far scatenare l’ira degli automobilisti, soprattutto di quelli che quotidianamente affrontano questa spesa per permettersi di compiere le loro attività.
L’appalto per la gestione è alto: la durata del servizio è prevista per sette anni e l’aggiudicazione definitiva era stata affidata lo scorso gennaio.
La polemica, come ormai sempre accade, si è estesa a macchia d’olio anche sui social network. Alcuni, ignari di come si sia arrivata a questa situazione, hanno subito additato l’amministrazione Palomba, visto il suo recentissimo insediamento.
Sul punto, è dovuto intervenire il primo cittadino che ha dichiarato: “La gara delle strisce blu – precisa la fascia tricolore – è ancora un regalo di chi ha amministrato precedentemente. Mi scuso con i cittadini – conclude – sto seguendo tutta la questione per eventuali modifiche”.
Dal confronto delle tabelle in vigore fino a poco fa, un dato emerge chiaro: gli stalli bianchi sono diminuiti in favore di quelli blu che saranno soggetti al pagamento. Infatti, stanno diventando blu quelle aree che fino a poco fa erano bianche e, quindi, gratuite.
In totale saranno 1092 i posti a pagamento. Il pagamento sarà obbligatorio dal lunedì al sabato (festivi esclusi) dalle 8 alle 13 e dalle 16 alle 21. E’ prevista per gli automobilisti interessati la possibilità di contrarre un abbonamento mensile per una sola strada al costo di 105 euro mentre quello per tutto il territorio torrese avrà un costo di 120 euro.
In pratica, se prima vi era una percentuale del 50% di strisce bianche, questa percentuale diventa del 30% a seguito di questa gara. Il valore dell’appalto,indetto dalla determina 918 del maggio del 2017 sulla base di nuovi indirizzi voluti dalla precedente amministrazione, è stato stimato in circa sei milioni di euro.