Napoli – Qualche giorno fa l’assessore regionale alla scuola Lucia Fortini sollecitata dal Consigliere Regionale Michele Cammarano pubblicamente alzava bandiera bianca di fronte alla decisione dell’ufficio scolastico provinciale di Salerno di chiudere 2 classi dell’ IPSCT di Laurino. “Le leggi non ci consentono di intervenire in quanto il numero degli alunni non permette la costituzione delle classi”. Oggi la decisione del TAR di sospendere l’efficacia dell’atto dell’ufficio scolastico provinciale e quindi di permettere ai ragazzi di tornare a scuola, di fatto contraddice le posizioni della Giunta Regionale ravvisando profili di illeggitimità di quella chiusura. “La questione da noi sollevata – Commenta Cammarano – testimonia l’assoluta indifferenza del governo regionale verso le aree periferiche della Campania e verso i disagi di una popolazione privata ogni giorno dei servizi essenziali. Ma è ancora più grave che a ripristinare il buon senso e la legalità vengano chiamati in causa i giudici. Non io ma la legge nazionale dice che il numero minimo di alunni necessario per la formazione delle classi può essere derogato nei comuni di montagna e Laurino rientra appieno in questo elenco. Ma allora perché la Regione Campania non si attiva politicamente, nell’ambito delle sue prerogative, per far rispettare queste norme e ripristinare il sacrosanto diritto allo studio degli studenti dei piccoli comuni? Segnaliamo a questo proposito – conclude Cammarano – che dinnanzi al tribunale regionale la Regione non ha avuto il coraggio di costituirsi nè a sostegno della chiusura delle classi e nè a sostegno dei ragazzi contro l’ufficio scolastico provinciale, segno questo di una assoluta superficialità rispetto ai veri problemi del territorio.