L’ex sindaco non si tira indietro ad un nuovo appuntamento elettorale
Intervistato ai microfoni de “La Torre”, l’ex sindaco di Torre del Greco, Valerio Ciavolino, non si tira indietro di fronte ad un nuovo appuntamento elettorale.
Tra le fila di quale partito è schierato attualmente?
“Al Consiglio comunale rientro all’interno dell’UDC, inteso ancora come vecchio acronimo dell’Unione Democratici di Centro, e non della coalizione nazionale Unione di Centro di Casini”.

Perché alle precedenti regionali si è candidato con Noi Sud?
“Divergenze d’idee: chi si candida non può attuare la politica dei due forni”.
Ha intenzione di ricandidarsi a sindaco?
“Chi fa politica non può escludere nulla a priori. Chi fa fantapolitica può già da adesso dire che non si candiderà. Ritengo che a Torre ci sia tanta fantapolitica, e quest’ultima non mi appartiene”.
Concorrerà da solo o con uno schieramento pluripartitico?
“Se nel 2007 l’ho fatto, probabile che concorra al fianco di un unico partito anche alle prossime comunali. In assoluto nessun candidato a Torre del Greco ha raccolto oltre 9mila voti con un solo partito, compresi i due
candidati a sindaco d’allora (Ciro Borriello-Alfonso Ascione, ndr)”.
Prenderebbe in considerazione l’ipotesi di candidarsi alle prossime parlamentari?
“Il politico deve ascoltare l’esigenze della collettività e cercare di risolverle nei ruoli che la politica gli assegna, l’importante è che lo si ricopra in maniera corretta”.
Conferma che gran parte dei lavori riguardanti le opere pubbliche realizzati da questa Amministrazione in realtà sono stati progettati dalla giunta Ciavolino fin dal 2006?
“Non solo progettati, ma anche banditi. Di suo ha fatto solo il piano-traffico, l’abnorme tassa sui rifiuti e i concorsi per vigili urbani. Punto, nient’altro”.

Simone Ascione



Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 26 gennario 2011