Il dado è tratto. I continui tira e molla da parte di Forza Italia e della lista nata dalla fusione degli alfaniani e sommesiani ha prodotto uno strappo insanabile nel cosiddetto “Tavolo dei moderati”. L’ex presidente del consiglio comunale, Filippo Colantonio, rompe gli indugi e tira dritto: “da oggi il ‘progetto dei moderati’ non esiste più”, afferma l’ex commissario cittadino dell’Udc. Infatti, Colantonio prima chiede conto dell’ennesimo
Motivo: “Poiché non si ritengono rispettate la dignità e la lealtà della rappresentanza civica rispetto alle logiche partitiche legate più ad interessi politico-gestionali che alle tematiche di programma, evidenziatesi in veti contrapposti e bracci di ferro tra “politicanti” che cercano di imporre le proprie necessità di rappresentanza e di potere a dispetto della necessitata coesione che dovrebbe guidare una coalizione che si appresta a voler governare una città in così grave disagio socio-economico”.
In alternativa, “non si esclude peraltro la volontà di una scelta ‘autonoma’”, firmato Prima Torre prima, Nova civitas e Torre libera. L’unica civica che non ha aderito a questo strappo è quella legata all’ex sindaco Valerio Ciavolino, che spera ancora di portare in solitaria qualcosa a casa. Ieri, invece, si è tenuto il primo faccia a faccia tra candidati sindaci alle amministrative del prossimo 25 maggio.