La Sanità non è solo un quartiere di Napoli, ne è il cuore autentico: qui è nato Totò, qui si è ispirato Eduardo De Filippo per tante commedie.

Nei suoi vicoli convivono chiese barocche e case fatiscenti, palazzi nobiliari e bassi scavati nel tufo.

E il suo parroco, don Antonio Loffredo, è molto più di un semplice prete: è un uomo di chiesa, ma anche d’azione, coraggioso e ostinato come pochi.



Don Antonio intorno a sé sa vedere non solo povertà, ma una ricchezza nascosta: il quartiere è colmo di tesori d’arte e di cultura, lasciati però nell’abbandono.

Nasce così una straordinaria sfida: risvegliare le coscienze dei giovani che crescono in quelle strade per trasformare il ghetto in un polo d’attrazione per tutta la città, anzi, in una zona capace di richiamare, grazie alle sue bellezze architettoniche, migliaia di turisti dando in tal modo ai suoi abitanti un lavoro e un futuro.

Un abrillante ed avvincente storia raccontata da Antonio Loffredo nel suo libro “Noi del Rione Sanità”, dovenuta oggi una serie che sta avviando le riprese a Napoli, ovviamente.

La serie tv, che prende spinto e nome dal libro di Loffredo, andrà in onda sulla RAI sotto la regia di Luca Miniero.

Dopo i casting tenutisi prima dell’estate, come annunciato qualche mese fa, iniziano le riprese, proprio nel cuore di Napoli.

Infatti, il 30 settembre, per consentire l’esecuzione delle riprese della serie “Noi del Rione Sanità”, è prevista la sospensione temporanea dalle 8 alle 18 degli stalli di sosta non a pagamento riservato ai motoveicoli nel tratto di via Tito Angelini compreso tra Largo S. Martino e via Annibale Caccavello.