LA SATIRA
Siamo nella solita strada del centro, alla solita ora, ed avviciniamo il cittadino più medio del mondo. In mano reca un grosso fascicolo.
Salve, signor Esposito!
"Ah, così già va meglio".
Che ci racconta di bello?
"Sto studiando come che".
Ah, e cosa studia di bello?
"Il bilancio comunale", dice indicandomi in modo frettoloso e sommario il fascicolo.
E che dice di buono?
"Bello, buono: possibile che non conosca altri aggettivi?"
Ehi, il giornalista sono io! Vabbe’ cosa dice di interessante?
"Ecco, già va meglio così. Dice un sacco di cose interessanti".
Per esempio?
"Eccone una: … impegniamo per lo nostro eccelso porto marino il 5 per cento delle nostre espenditure, acciocché esso possa degnamente accogliere bastimenti turistici di ogni tipo…"
Notevole, anche se il linguaggio mi sembra strano…
"E senta quest’altra: … destiniamo inoltre un esborso pari al 2 per cento dello nostro bilancio acciocché si provveda alla instaurazione di una via pedemontana, laonde fornire una via di scampo et fuga in caso di vesuviesca eruzione. Si suggerisce, per codesta strada il nome di Via Circonvallazione….
Mi sembra giusto ed importante, anche se Via Circonvallazione…
"Aspetti, senta quest’altra: … provvediamo inoltre che si stabilisca, con adeguata provvigione, un barbiere presso lo ospizio de li poveri, affinché si mantenga il decoro de li ricoverati.
Et eziando suggeriamo che a codesto offizio il cognato dell’illustre Signor Sindaco, uomo di provate esperienza e virtù… ".
Eh, sì lo hanno messo in croce, il povero Sindaco, per questo. E cos’altro dice?
"Ah, questo, mi sembra interessante: … stabiliamo inoltre che si dia pieno seguito ai bisogni di sollazzo del popolo, così come a quelli dell’onesto esercizio fisico. All’uopo si destina il 10 per cento del bilancio a feste, eventi e ricorrenza, cosicché il suddetto popolo non abbia a lagnarsi troppo, né a pensare. E che, in accordo con le autorità competenti, si costruiscano attrezzature sportive in abbondanza. Stanziamo infine lire cinque in oro al fine di provvedere al restauro del Regio Teatro Garibaldi….".
Lire Cinque? Regio Teatro? Ma di quand’è questo bilancio?
"Del 1889. Perché, lei che credeva?"
Dovevo aspettarmelo, anche se sembrava terribilmente attuale, a parte il linguaggio.
"Già, i problemi e le soluzioni sono gli stessi.
E’ che il competente ufficio comunale è un po’ in ritardo nel fornire i documenti al pubblico…".
Be’, adesso che si mangia?
"Naturalmente questo bilancio, mi basterà per qualche giorno, forse anche fino al prossimo numero".
Fermo, disgraziato! Questo è un documento storico!
"E a chi vuole che importi, la storia, da queste parti? Favorisce?"
Giuseppe Della Monica