Si sposano, litigano, si separano o divorziano. Oggigiorno, in questo mondo emancipato, è diventato semplice dire “Basta!” ai problemi di coppia. Due avvocati, un giudice, e il problema è risolto. Secondo i dati più recenti dell’ISTAT, in Italia, nel 2011 si sono contati 53.806 divorzi e ben 88.797 separazioni. Bisogna anche considerare che nel 72% dei casi nelle separazioni e 62,7% nei divorzi erano coinvolti dei figli il più delle volte al di sotto degli 11 anni. Ma come vivono questi giovani la separazione o il divorzio dei genitori?
Di solito, i maschi hanno più difficoltà nel breve termine ad adattarsi alla nuova situazione rispetto alle femmine. Gli studi effettuati in questo ambito indicano con chiarezza che i figli reagiscono in modi diversi alla
separazione dei genitori: alcuni si mostrano da subito capaci di fronteggiare la situazione e trovano un buon equilibrio psicologico; altri sperimentano un periodo iniziale di difficoltà, che può durare anche 2-3 anni, ma poi raggiungono il loro equilibrio; altri ancora,invece,a distanza di molti anni stentano ad adattarsi alla nuova situazione. I fattori che maggiormente influenzano la reazio- ne dei figli alla separazione dei genitori sono: l’età;il temperamento;la capacità di recuperare un proprio equilibrio dopo le avversità (detta anche resilienza);la qualità del rapporto che ciascun genitore intrattiene col figlio e con l’altro genitore; Le situazioni che più di altre possono porre i figli a rischio di sviluppare problemi comportamentali ed emozionali in seguito a separazione/divorzio sono:lo stato depressivo che si può manifestare subito dopo la separazione (si verifica nel 25% dei casi) nel genitore che ha la custodia dei figli – generalmente la madre – e che determina un allontanamento affettivo da essi;l’abuso di sostanze stupefacenti da parte di uno o entrambi i genitori, che rende spesso le cure parentali inadeguate;i conflitti tra i coniugi che vengono scaricati direttamente sui figli. Insomma non tutti i giovani reagiscono allo stesso modo in tale circostanza, ma, nonostante ciò, è chiaro che anche nelle nei casi meno gravi , questi risentano della situazione e, considerando il forte incremento di separazioni e divorzi, la situazione potrebbe degenerare in qualsiasi momento.
Alessia Rivieccio
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 7 maggio 2014