IL CONSUMATORRE
La nuova normativa sui mutui è ancora tutta da interpretare. Non si comprende ancora se conviene trasferire il mutuo in un’altra banca, anche con un tasso più conveniente, poiché al momento si va incontro a spese che possono ridurre i vantaggi. La prima cosa che si chiede a chi accende un mutuo per comprare casa è se vuole quello a tasso fisso o quello a tasso variabile. Per saperlo ci vorrebbe la sfera di cristallo. Il primo non ha bisogno di chiarimenti, poiché la rata è sempre la stessa. Per il secondo, invece, dipende dal costo del denaro sul mercato finanziario, che è fluttuante: se aumenta, la rata diventa più alta, se diminuisce diventa più bassa. Esistono anche mutui a tasso misto, oppure a tasso variabile ma con rata fissa, in cui gli eventuali aumenti o diminuzioni si riflettono sulla durata del contratto allungandola o abbreviandola. E’ opportuno, a tal proposito, affidarsi ad un consulente di fiducia, così come necessario appare informarsi se il mutuo proposto dalla banca abbia un tasso iniziale di ingresso più basso per le prime rate rispetto al tasso che verrà applicato successivamente per le restanti rate. Consigliabile, poi, è richiedere alla banca il "piano di ammortamento". Questo consiste in una tabella contenente l’indicazione di tutte le rate da pagare, suddivise tra capitale ed interessi, e le date di scadenza. Tali piani sono più o meno indicativi: nel caso di mutuo a tasso variabile, infatti, sono calcolati sulla base del tasso al momento della stipula e non possono tener conto delle eventuali future variazioni dei tassi di mercato. Le banche al momento della concessione del mutuo accendono un’ipoteca sull’immobile, per un valore, di norma, pari al doppio della somma finanziata e per la cui cancellazione, a pagamento ultimato, non occorre più il notaio. Va, infine, precisato che per ottenere la concessione del mutuo ipotacrio, occorrono, normalmente, circa due mesi. Conviene, pertanto, anticipare i tempi perché quando si è preso l’impegno di comprare casa, il venditore può stabilire una penale in caso di ritardo nel pagamento. Per evitare questa attesa, alcune banche mettono a disposizione la somma mutuata in base ad un contratto diverso dal mutuo, chiamato prefinanziamento: in tal caso è opportuno verificare quali siano gli interessi e gli altri oneri che la banca richiede.
Antonio Cardella
Pres. Unione Naz. consumatori TdG