SALUTE E BENESSERE
I capelli di ogni individuo sano vanno ciclicamente incontro a fasi di crescita, involuzione, riposo e caduta. Essi non sono sincronizzati tra di loro, cioè non si trovano tutti nella stessa fase, per cui non cadono tutti nello stesso momento. Su un totale di circa 100.000 – 150.000 capelli, ogni giorno cadono circa 30- 100 elementi, il che è da considerarsi normale. Una perdita diffusa di capelli può essere la conseguenza del passaggio di un gran numero di essi nella fase di riposo, a cui fa seguito, circa 2-4 mesi dopo, la caduta. Si parla allora di “telogen effluvium”. Esso può conseguire a: parto, carenze nutrizionali, ipo-ipertiroidismo, malattie croniche, infezioni, interventi chirurgici, farmaci, e altro. La caduta dei capelli può anche essere soltanto stagionale (il cosiddetto
“periodo delle castagne”). In alcuni di questi casi la risoluzione avviene spontaneamente, come nel caso del periodo postpartum, in cui il telogen effluvium può persistere per 6-12 mesi, per poi interrompersi, con conseguente ritorno alla situazione di “normalità”. In altri casi bisogna, invece, intervenire con terapie adeguate. È pertanto necessario rivolgersi allo specialista dermatologo, il quale, sulla base dei dati emersi dalla visita e da eventuali altri esami, sarà in grado di porre la giusta diagnosi, fornire al paziente, spesso vittima di informazioni inesatte, notizie utili sul tipo di patologia e sulla corretta gestione dei capelli (igiene e dermocosmesi), e di programmare una terapia mirata.
Dott.ssa
Luigia Panariello
Medico-Chirurgo
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 13 ottobre 2010