Una sconfitta contro il Liverpool, ci poteva stare, l’importante era contenerla nei limiti che consentissero al Napoli di mantenere il primato nel girone. E sconfitta è stata, anche se le modalità della vittoria inglese sono tutte da discutere. La partita, sostanzialmente equilibrata, che ha confermato la bontà del gioco espresso finora dalla compagine azzurra, è stata, nella sostanza, decisa da due “delibere” non dell’arbitro in campo ma del Var. I regolamenti sono regolamenti e vanno rispettati, ci mancherebbe… Ma è proprio di queste norme astruse (e non perché ieri sera hanno determinato la sconfitta, fortunatamente indolore, del Napoli) che voglio brevemente discutere.
La rete di Ostigard, che aveva portato meritatamente in vantaggio il Napoli, è stata dall’arbitro fuori campo annullata per un fuorigioco non del marcatore del gol, ma di Osimhen, che la palla non l’ha neppure sfiorata. Il vantaggio inglese, invece, è stato convalidato perché la macchina diabolica è andata a scoprire che Zielinski aveva una piccola protuberanza al tallone, che ha mantenuto in gioco il marcatore rosso vestito. Tralascio il secondo gol, anch’esso frutto di una situazione poco chiara, in quanto è stato messo a segno (al 97esimo!) a partita praticamente terminata.
Mi sembra evidente che le “regole” del fuorigioco vadano riviste, riportandole almeno ad un passato nel quale non si teneva conto dei millimetri e delle sue frazioni. Per sanzionarlo, era necessario che ci fosse “spazio” tra il giocatore “sub iudice” e l’avversario che lo marcava.
Come suol dirsi, comunque, è inutile piangere sul latte versato: è arrivata la prima sconfitta, assolutamente immeritata, per il Napoli, ma la compagine di Spalletti non rimarrà traumatizzata dall’evento, atteso con ansia dalla gran parte dei “calciofili” italiani. Si passa, con merito, agli ottavi di finale, sperando in un sorteggio nel quale la Dea Fortuna ci sia benigna.
Ho più che fondati motivi per credere ad un immediato riscatto del Napoli in campionato, riprendendo il cammino vittorioso a partire dalla prossima trasferta a Bergamo, Var permettendo.
Ernesto Pucciarelli
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