L’Araba Fenice , un uccello mitologico, rinasceva, dopo la sua morte, dalle proprie ceneri e ricominciava la sua eterna vita…

Ecco, questa storiella fantasiosa si adatta perfettamente alla realtà del nostro Napoli: come il mitico pennuto (dopo l’entusiasmante scudetto conquistato nella passata stagione), siamo sprofondati nella cenere, in una crisi profonda ed inattesa, dalla quale non sarà facile riprendersi. E’ necessario trovare le forze e le energie per riemergere. Il compito che attende l’ineffabile Aurelio appare veramente arduo, a cominciare dalla scelta del nuovo staff tecnico al quale affidare, senza ingerenze, la ricostruzione.



Sarà Antonio Conte a capeggiarlo? Oppure uno dei tanti allenatori che, secondo la carta stampata, sono stati contattati dall’imprevedibile “patron”? Al momento, l’ipotesi Conte sembra la più accreditata, ed è anche quella che appare la più gradita alla “piazza”, delusa dalla debacle azzurra di questa disastrosa stagione calcistica.

Poi, bisognerà mettere mano alla “rosa”… Quali calciatori del “vecchio gruppo” potranno, secondo il nuovo tecnico, essere ancora funzionali al progetto nascente? Per molti, andrebbero cambiati tutti, ad eccezione di un paio di ‘fedelissimi’ (Lobotka, e Kvara?) sui quali sarebbe ancora possibile fare affidamento. Però, è impensabile disfarsi di tutti gli attuali calciatori che, oltretutto, verrebbero ceduti ad eventuali acquirenti a prezzo di svendita.

E allora sarà necessario fare chiarezza, parlare con i diretti interessati per valutare le loro intenzioni: vogliono restare in azzurro, mettendo una profonda “pietra tombale” su quanto accaduto quest’anno? Oppure ritengono di aver concluso la loro permanenza a Napoli? Dopo questa indispensabile fase conoscitiva, si potrà procedere alla, per forza di cose, corposa campagna acquisti e “il Napoli -Araba Fenice-” potrà rinascere a nuova vita!
Ernesto Pucciarelli