Tutti d’accordo su questo punto, giornalisti, addetti ai lavori, persino la maggior parte dei tifosi: il Napoli si trova in testa alla classifica perché non ha ancora incontrato (Juve a parte) le big del campionato. Adesso, a cominciare dal Milan (alquanto incerottato, ma con il ‘piccolo’ vantaggio di essere più riposato, non avendo disputato la gara di Bologna) e proseguendo con Atalanta, Inter, Roma e Torino, sarà un bel tour di force per gli azzurri, al temine del quale sarà lecito stabilire iil diritto o meno dei partenopei di iscriversi nel novero delle squadre che lotteranno per la conquista del tricolore.
La prima partita del “ciclo” che sancirà il destino futuro degli azzurri, s’è disputata ieri sera a San Siro, conclamata “Scala del calcio”. Davanti ad oltre sessantamila spettatori, la squadra di Conte ha disputato una gara ‘quasi perfetta’, vinta con pieno merito. E’ chiaro che anche i rossoneri hanno avuto le loro brave occasioni da rete, ma quando erano gli azzurri ad attaccare era tutta un’altra storia, in termini di pericolosità ed incisività. Ad onor del vero, anche se già sul due a zero per il Napoli, la partita avrebbe potuto avere un altro svolgimento se il Var non avesse annullato, giustamente, la rete di Morata per fuorigioco ad inizio ripresa.
Il Napoli s’è dimostrato ‘camaleontico’, in grado, cioè, di cambiar pelle in funzione dell’avversario nelle diverse fasi della partita. Tutto ok per mister Conte e i suoi ragazzi, attenti esecutori delle sue disposizioni, sempre pronti al sacrificio e a venire in aiuto dei compagni in difficoltà. Ricordo, solo a titolo di cronaca, che nel Napoli mancava Lobotka, riconosciuto faro del centrocampo. Bene, Napoli-Milan va in archivio, si va avanti con le altre. Però, vista la premessa a San Siro, mi sorge un dubbio: vuoi vedere che il “ciclo terribile” sarà tale per le nostre prossime avversarie?
Ernesto Pucciarelli