Pensieri liberi – Ancora una volta, la tradizione negativa è stata rispettata: lo “Stadium” (e Torino in genere!) non porta certamente fortuna al Napoli. Tranne che in rare eccezioni, gli azzurri, nella città della Mole, non sono mai stati baciati dalla Dea Bendata! Di solito, il tifoso deluso, negli anni passati, ha cercato delle giustificazioni, delle ‘scuse’, degli appigli, per “digerire” le sconfitte subite dai bianconeri: le sviste degli arbitri, il rigore che non c’era, il fallo che non era stato sanzionato, e così via. La partita di sabato sera, invece, non ha seguito questa regola. Almeno fino al 60° il dominio della Juve (quanto mi costa ammetterlo!) è stato netto, indiscutibile! Quando Cristiano Ronaldo ha messo a segno la terza rete (se fossero stati 6 o 7, i gol subiti, a quel punto, niente da eccepire!), la partita era da considerarsi praticamente chiusa. E invece… Nemmeno il più acceso tifoso partenopeo, avrebbe scommesso un centesimo di euro su quell’invece.
Il calcio è bello proprio per la sua imprevedibilità, per le sorprese che può sempre riservare… Da quel terzo gol segnato, infatti, la Juve ha smesso di giocare (ha considerato “chiusa” la partita? C’è stato un calo fisico, o cos’altro è potuto accadere? Mistero!). Insomma, è avvenuto un miracolo: le squadre si sono invertite nei ruoli, la Juventus s’è messa a giocare da Napoli, e il Napoli s’è, magicamente, trasformato in Juve…

Probabilmente, anche il cambio di modulo attuato da Ancelotti (è passato al 4-4-2, da incoscienti aver affrontato la gara contro i bianconeri con il centrocampo a due!) ha inciso sulla metamorfosi, ma questo non basta a spiegare come il Napoli, in meno di 15 minuti abbia recuperato tre reti alla Juve, trasformando in trionfo quella che appariva, fino a pochi minuti prima, una memorabile sconfitta! Koulibaly deve essersi talmente immedesimato in questa metamorfosi che è entrato in confusione mentale, e pochi secondi prima che il triplice fischio arbitrale sancisse la fine della contesa… Ma questo, però lo raccontiamo dopo: procediamo con ordine.

L’abbiamo accennato: fino al fatidico terzo gol di CR7, la Juve, pur non disputando chissà quale stratosferica partita, c’ha messo sotto di brutto! Nel gioco dei bianconeri si comincia ad intravedere la “mano” di Sarri: i difensori e i centrocampisti azzurri, non hanno capito niente, sono andati completamente in tilt! Ogni volta che partiva dalle fasce laterali un passaggio al centro, erano dolori… Da quella posizione, incontrastati, gli attaccanti zebrati “impallinavano” senza pietà il povero Meret! Breve digressione: lontana da noi l’idea di pensare d’essere più capaci di mister Ancelotti, in ambito tattico, ma contro una squadra che schiera due centravanti (e che centravanti!) non è possibile non prevedere un’adeguata copertura difensiva… I due centrali, se ne devono stare ‘incatenati’ davanti al portiere, senza farsi prendere da smanie offensive (vedi, ad esempio, il primo gol subito!).
Ma è l’intera fase difensiva degli azzurri che non ha funzionato, e questo l’avevamo già annotato commentando la partita di Firenze. La Juve è forte, e questo è un dato indiscutibile; però, se se le si offre anche l’opportunità di arrivare al tiro con estrema facilità, allora è finita… Adesso veniamo a quel fatidico 60°. Improvvisamente, l’abbiamo accennato, l’imprevista ed imprevedibile metamorfosi in campo. In meno di 15 minuti, tre gol subiti dai bianconeri… A nostra memoria, non era mai accaduto prima nel campionato italiano: la Juve, rientrando anzitempo negli spogliatoi, aveva lasciato sul campo solo il Napoli!



Poi c’è stato l’amaro epilogo… Quando non pochi pensavano addirittura ad una vittoria, che avrebbe avuto dell’incredibile, Koulibaly, a pochi attimi dalla fine, nel tentativo di respingere un innocuo cross spiovuto nell’area di rigore partenopea, ha scagliato un vero e proprio missile alle spalle dell’incolpevole Meret! Certo, fa rabbia perdere in questo modo, a dir poco ‘rocambolesco’, una partita con la nostra rivale di sempre… Però proviamo a consolarci con questa considerazione: il Napoli “c’è”; deve ancora mettere a punto il motore, deve perfezionare i meccanismi di un gioco che Ancelotti vuole, quest’anno, prevalentemente votato all’attacco, ma siamo fiduciosi di poter disputare un ottimo campionato.
Lozano ha fatto intravedere interessanti potenzialità, non abbiamo ancora visto all’opera Milik e il nuovo arrivato Llorente… La difesa, sicuramente, troverà in breve la sua “quadra”… Abbiamo un solo rimpianto: se ADL avesse messo a segno quei ‘colpi’ indispensabili, a nostro avviso, per rinforzare la compagine nella zona nevralgica del campo!
Ernesto Pucciarelli