Ieri sera, al “Maradona”, quest’anno tabù per il Napoli (già cinque sconfitte tra campionato e Champions!) , era di scena l’Inter, la più seria candidata alla conquista dello scudetto.
Indubbiamente forte, la compagine milanese, ma – in particolare nel primo tempo – il Napoli ha giocato sui suoi stessi livelli (non a caso il portiere nerazzurro è risultato essere il migliore in campo!) Poi, gli episodi che hanno condannato gli azzurri.
L’arbitro designato per dirigere l’incontro, il signor Massa, non ha visto il netto fallo su Lobotka, con il quale è iniziata l’azione che ha condotto alla prima rete interista, così come ha “sorvolato”,(risultato ancora sull’uno a zero) sul netto rigore su Osimhen. Aggiungiamo alla lista delle ‘stranezze arbitrali’ che il primo giocatore dell’Inter, nonostante il gioco più che maschio praticato dagli interisti, è stato ammonito quasi a fine partita, mentre i cartellini gialli sono fioccati numerosi nei confronti degli azzurri.
I soliti “piagnistei” dei tifosi partenopei? L’Inter ha “rubato” la partita? No, assolutamente! Quasi certamente il risultato della partita sarebbe stato identico, anche senza le sviste arbitrali, se non numericamente, (tre a zero, esagerato!) nella sostanza. Per quanto riguarda le “lamentazioni”, nei confronti dell’arbitro sono più che giustificate ed impongono delle serie riflessioni sul ruolo e sulle funzioni del Var. A nostro avviso, i giudici preposti alla moviola devono poter intervenire sempre, a fronte di evidenti errori arbitrali. In linea teorica è così che le cose dovrebbero andare, ma non accade in tutte le circostanze. Ma se dovesse essere il Var a decidere, perchè l’arbitro in campo? Che ci starebbe a fare? Non conterebbe più niente il suo giudizio? Se non si arriva, da parte degli Organi Federali, a deterninare con certezza limiti e competenze delle ‘giacchette nere’ e del messo tecnologico, meglio eliminare il “controllo” aggiuntivo, ritornando al passato!
Ernesto Pucciarelli