Ieri pomeriggio, al “Diego Armando Maradona”, la prima partita del Napoli fresco ‘scudettato’. La Fiorentina, ben messa in campo dal mister Italiano, ha mostrato subito di non voler assumere il ruolo di vittima sacrificale sull’altare dei festeggiamenti che stanno coinvolgendo gli azzurri per la conquista del terzo titolo nazionale della storia calcistica napoletana. Spalletti, inoltre, nella prima frazione di gioco, ha operato un discreto turn-over, che ha interessato anche Lobotka, il faro indiscusso del centrocampo partenopeo.

Senza Lobotka, il Napoli perde luciditĂ , velocitĂ  nelle ripartenze, non recupera piĂ¹ facilmente palloni. Ecco spiegato il dominio viola nel primo tempo che, grazie anche ad un ottimo Gollini, non s’è concretizzato in vantaggio. Nella ripresa, con gli opportuni aggiustamenti nella formazione, tutta un’altra storia e il Napoli ha conquistato l’ennesima vittoria di questo suo fantastico campionato.

Molti si chiedono che senso abbiano queste ultime partite di campionato. E’ presto detto. D’accordo sullo scarso valore del risultato, ma i prossimi incontri saranno utilissimi per gettare le basi per la stagione ventura. Spalletti schieri spesso in campo i giocatori (vedi Gaetano) che ha poco utilizzato, per valutare l’opportunitĂ , o meno, di una loro riconferma. Gollini ha dimostrato, nelle poche occasioni in cui è stato chiamato in causa, di “esserci”: PerĂ², avremo bisogno di almeno un rinforzo per sostituire alla bisogna Di Lorenzo, e di due innesti di valore a metĂ  campo (non sarĂ  facile, ma dovrebbero avere le caratteristiche di Lobotka e di Anguissa) L’attacco, se non vi saranno “dolorose perdite”, va benissimo così com’è.



E, a proposito di possibili perdite – vorrei tanto sbagliarmi ma non credo – le dichiaraioni di ieri sera sui social di Giuntoli, mi sanno molto di un ringraziamento alla societĂ  Napoli e al presidente e di un addio ai tifosi!
Ernesto Pucciarelli