L’elemento più importante che emerge dalla vittoria contro i doriani è il seguente: se ieri sera si fosse persa la partita, ma anche se l’incontro fosse terminato con un pareggio, quasi certamente la ‘corsa Champions’, per il Napoli, si sarebbe conclusa. Tutte le altre squadre che stanno lottando per il nostro medesimo obiettivo, infatti, hanno vinto e, ad otto giornate dal termine del campionato, recuperare 7-8 punti alle compagini che ci precedono sarebbe stato probabilmente impossibile.
Ma le “luci” che si sono accese al “Ferraris” non si esauriscono alla sola conquista dei tre punti. La prestazione fornita da Osimhen, ad esempio, ha confermato un dato importante: il giocatore “c’è”! Una volta recuperata una condizione fisica accettabile, superando gli innumerevoli acciacchi che ne hanno minato la stagione, il ragazzo sta dimostrando tutto il suo valore. Migliorando nella tecnica individuale, potrà effettivamente diventare un attaccante di dimensione assoluta. Anche a centrocampo, evidenti sono i segnali di ripresa. Sempre dignitosi Demme e Zielinski, Ruiz sta gradatamente ritornando ai suoi livelli abituali, un giocatore del quale il Napoli non può fare assolutamente a meno.
Ma adesso veniamo alle ‘dolenti note’, alle ombre. Prescindendo dalle ottime parate di Audero (il portiere sta tra i pali per compiere il proprio dovere!) ci sono state almeno 5/6 palle-gol che gli azzurri hanno banalmente sciupato! Ciò ha consentito ad una mediocre Sampdoria (Quagliarella, per fortuna, ieri sera non s’è visto) di restare in partita fin quasi al novantesimo. Anzi, ad onor del vero, i blucerchiati avevano persino pareggiato, ma il Var ha annullato la rete messa a segno in maniera indiscutibilmente irregolare. La difesa continua a “ballare”, spesso anche Koulibaly se ne va a farfalle! E pensare che De Laurentiis ha speso fior di milioni per acquistare i vari Mario Rui, Manolas, Rrahmani, Maksimovic e compagnia bella! I soli Ospina e Di Lorenzo continuano a fornire prestazioni da “Napoli”! Ma qui c’è anche una precisa responsabilità del ‘manico’, di Gattuso. Insistere con il voler costruire le azioni di rimessa dalla difesa è da incoscienti. Prima o poi, qualcuno commette l’errore, e gli avversari – è successo un’infinità di volte – ringraziano e vanno a segnare!
Mancano lo ripetiamo, otto partite alla fine, otto finali. “Ringhio” rinunci a parte delle due idee, badi al sodo: palla lunga del portiere, e pedalare! Oltretutto, adesso c’è un certo Osimhen che può rincorrere i rilanci di Ospina e trasformarli in occasioni-gol!
Ernesto Pucciarelli