Oramai il “Maradona” è terra di conquiste. Anche il Genoa stava per portarsi a casa i tre punti, e solo una provvidenziale rete di Ngonge, al novantesimo, ha evitato l’ennesima, completa, debacle.
E’ chiaro che Mazzarri non è riuscito nel compito che gli è stato affidato: rivitalizzare una squadra agonizzante, senza stimoli e senza gioco. Il fallimento del progetto di recupero di almeno una parte dell’attuale stagione calcistica non può sicuramente essere addebitato solo al tecnico, che ha ereditato un Napoli che “peggio di così non si può”, ma molti tifosi, la stampa, buona parte dell’intero ambiente partenopeo, stanno spingendo affinché il buon Walter si dimetta. Non lo farà? Allora provveda ad esonerarlo ADL!
A parte il non senso di un esonero a due giorni dalla partita di Champions contro il Barcellona, che aumenterebbe soltanto la confusione che già alberga in casa Napoli, che significato avrebbe assumere un terzo tecnico per concludere una stagione che ha scarse possibilità (la qualificazione alla Champions ventura è difficilissima ed ancora più arduo è immaginare “trionfi” in quella attuale) di rimettersi in sesto? Forse il discorso potremmo farlo qualora si pensasse di ingaggiare un altro coach, ma non come ‘traghettatore’, bensì nelle vesti di prossimo allenatore partenopeo.
Si getterebbero, così, le basi per il futuro prossimo e il mister “titolare in pectore” utilizzerebbe il finale di stagione per approfondire la conoscenza dell’organico a sua disposizione ricavando utili e preziose informazioni per la costruzione del nuovo Napoli.
Ernesto Pucciarelli