Gli ultimi due risultati parzialmente negativi del Napoli avrebbero potuto, nel caso di una prestazione negativa contro la Lazio dell’ex Sarri, minare alla base le convinzioni e la fiducia del gruppo calciatori, dello staff tecnico e della società partenopea. Per fortuna, come accade spesso da diversi anni nelle trasferte romane, sponda laziale, è andata di lusso. Non mi riferisco soltanto alla vittoria, comunque, di per se stessa importantissima, ma alla performance degli azzurri che, in particolare nei secondi 45 minuti della partita, hanno dominato i biancocelesti in lungo e in largo.
Il minimo vantaggio con il quale sì è concluso l’incontro, va addirittura stretto, se si considerano le molteplici occasioni fallite per un soffio dai nostri. le “paratissime” del portiere laziale, i clamorosi pali colpiti…
Come al solito, il mio personale resoconto sulle partite del Napoli, lo scrivo prima di leggere i giornali, per non essere condizionato nei giudizi. Sono certo che, da parte laziale, si sarà levato un coro di proteste per il penalty non concesso dagli arbitri per un presunto fallo di Mario Rui. Ho più volte rivisto l’episodio, ma il dubbio m’è rimasto. Il rigore ci poteva stare, però è vero anche il contrario. Resta, indiscutibile, però, il fatto che il Napoli, per possesso palla, per occasioni create, per qualità di gioco, sia risultato nettamente superiore agli “aquilotti” sarriani.
E’ bastato che Spalletti abbia nuovamente schierato quella che si può considerare la formazione-tipo, con il ritorno al vecchio modulo sperimentato, per rivedere il “vero Napoli”! Il turnover è necessario, per i tanti impegni della compagine azzurra, ma va gestito con oculatezza e parsimonia: non è possibile cambiare contemporaneamente più di mezza squadra! Ieri sera tutti i giocatori si sono espressi su eccellenti livelli, con notazioni particolari di merito per i due nuovi acquisti, Kvara e Kim, i quali (ciliegina sulla torta!), sono stati anche i marcatori delle reti azzurre, per l’impegno costante di Osimhen e la “freddezza” di Meret, che ha salvato il risultato nell’unica, vera, occasione da gol creata dai laziali nell’intero arco della partita dopo l’iniziale “vantaggio a freddo”.
Tutto è bene quel che finisce bene… Per adesso, il Napoli è in testa alla classifica, a pari punti con il Milan… Stasera, è possibile che ci sia il sorpasso da parte della Roma e dell’Atalanta, ma conta davvero poco: l’importante è che gli azzurri abbiano dimostrato, sul campo, di “esserci” e di poter ancora migliorare nel tempo.
Ernesto Pucciarelli