Il campionato di calcio, giunto alla undicesima giornata, sembra già aver emesso alcuni verdetti: in vetta alla classifica, veleggiano il Napoli e il Milan, con l’Inter che, se pur a distanza di sette punti, sta cercando di mantenere il ritmo indiavolato delle due capolista. Se non subentreranno clamorosi capovolgimenti, sempre possibili in ambito calcistico, la Juve (- 16 punti), ma anche Lazio, Atalanta e Roma (- 12 punti) appaiono escluse dai giochi di vertice.

Lo scorso giovedì, al “Maradona”, è stato di scena il Bologna, rimaneggiato quanto volete nella formazione, ma pur sempre la squadra tetragona che alcuni giorni prima, in nove contro undici, stava per realizzare una clamorosa rimonta ai danni del diavolo rossonero. Tre ‘pappine’ a zero, una supremazia per certi versi imbarazzante, e pratica conclusa per il Napoli, che ha beneficiato anche di due rigori freddamente messi a segno da Insigne. Qualche piccola polemica (si è parlato di ‘rigorini’), ma ingiusta: i falli c’erano, evidenti, e andavano sanzionati!



Ieri pomeriggio, il derby campano, e qui le cose non sono andate tutte lisce per gli azzurri, senza Osimhen e con Insigne, il capitano, in panchina. La vittoria c’è stata, ma quanta sofferenza! Dopo un primo tempo veramente incolore (nessun tiro in porta!), nella ripresa Zielinski, su una ribattuta successiva ad una traversa colpita da Petagna, ha messo a segno la rete decisiva.

L’assenza di Osimhen è quella che è pesata maggiormente. In questo momento, un attacco con Mertens, Lozano e Politano è improponibile, visto lo scadente momento di forma dei tre. Non appena è stato schierato in campo Petagna, infatti, subito si sono viste maggiore concretezza e determinazione. E le nubi alle quali s’è accennato nel titolo? E’ presto detto. Spalletti, a fine gara, è apparso stranamente nervoso. In sede di presentazione della gara aveva detto a chiare lettere i motivi delle esclusioni dei due “pezzi da novanta” dell’attacco azzurro. Qualcuno, subdolamente, ha messo in giro delle voci di tutt’altra natura. Osimhen sarebbe stato punito per la sua protesta nella gara col Bologna: avrebbe desiderato, il ragazzo, calciare il secondo rigore, affidato, invece, di nuovo ad Insigne. In quanto a Lorenzo, la sua esclusione sarebbe dipesa da non precisati dissapori con il mister. Spalletti conosce ancora poco l’ambiente napoletano. Non sono pochi i “nemici”, dichiarati e nascosti, in casa partenopea. Non tenga conto, Luciano, dei pettegolezzi, delle cattiverie: vada avanti per la sua strada, foriera probabilmente di lusinghiere, forse inaspettate, soddisfazioni!

Un’ultima, breve, notazione sulla Salernitana, credetemi, non polemica. Se i granata metteranno in campo, in tutte le partite, l’animus pugnandi dimostrato ieri sera contro il Napoli, sicuramente non avranno problemi a raggiungere in fretta una tranquilla, serena salvezza.
Ernesto Pucciarelli