Era nell’aria… Non erano in pochi quelli che presagivano un incontro difficile contro il Verona, da alcuni anni diventato “la bestia nera” del Napoli, e così è stato. Chiariamolo subito: gli scaligeri non hanno rubato nulla, ieri pomeriggio, al “Maradona”. Hanno disputato una partita onesta, non si sono arroccati in difesa ed hanno avuto le loro buone occasioni per far male alla difesa del Napoli, orfana inconsolabile di Koulibaly, sempre più leader, in tutti i sensi, della squadra. Pareggio sostanzialmente giusto, dicevamo. Se proprio vogliamo lamentarci per qualcosa, dobbiamo riferirci all’arbitro, che ha indubbiamente danneggiato gli azzurri nelle ‘piccole’ come in alcune (poche, per la verità!) importanti decisioni che avrebbero potuto dare una svolta diversa alla partita.

Almeno un ‘rigorino’, così si definiscono da un po’ di tempo i penalty concessi al Napoli, ci poteva tranquillamente stare. Persino le due espulsioni ai difensori veneti, a fine gara, a ben guardare, sono risultate dannose, in quanto neil’ esiguo recupero concesso dal direttore di gara in pratica non s’è giocato più.



L’onestà intellettuale, però, ci impone di rimarcare anche la non lusinghiera prestazione offerta da molti azzurri nella circostanza. Mario Rui (la lingua batte dove il dente duole!) è ritornato, dopo una breve parentesi, alle sue solite prestazioni men che mediocri, ma pure Lozano, Politano, Zielinski, Elmas, gli stessi Insigne ed Osimhen, si sono espressi su livelli molto al disotto dei loro standard abituali. Cominciano a pesare i troppi impegni ravvicinati? I giocatori avvertono la responsabilità del primato in graduatoria (per fortuna, Milan ed Inter si sono equamente divisi la posta in palio, lasciando immutata la classifica)? Un prevedibile “calo di forma”, dopo un periodo in cui s’è andati a tutta birra?
Tutte motivazioni plausibili per provare a spiegare la semi-debacle di ieri sera. E allora, probabilmente, la sosta del campionato arriva proprio a fagiolo! Dopo, si ricomincia con un Inter-Napoli da far tremar le vene e i polsi!

In conclusione, un breve accenno all’Europa League. Giovedì scorso, contro il Legia, in Polonia, altra netta vittoria, dopo il trionfo al “Maradona”. Il primo posto conquistato in classifica è il giusto coronamento di un predominio nel girone che solo l’inizio stentato aveva messo in discussione. Se, come tutto lascia prevedere, si andrà avanti nel prosieguo del torneo, l’oculata, intelligente gestione della rosa da parte di mister Spalletti è una garanzia per ben figurare in ambito continentale, come in campionato.
Ernesto Pucciarelli