Livorno – Si conclude a Livorno #CampioniDiVita, il tour delle scuole che ha fatto conoscere l’Atletica paralimpica ad oltre 1000 studenti di tutta Italia.

Il progetto, realizzato grazie ad ENI, da anni partner del Comitato Italiano Paralimpico, ed in collaborazione con AP Communication, ha coinvolto dallo scorso novembre tre atleti di punta della Nazionale italiana:  Oney Tapia, Monica Contrafatto e Federica Maspero.

Dopo Ravenna e Gela, oggi è stato il Teatro Quattro Mori della città toscana ad ospitare l’ultimo appuntamento, come sempre brillantemente presentato da Andrea Lucchetta, ex pallavolista della famosa squadra Generazione di Fenomeni ed ideatore dei cartoon Il Sogno di Brent e Spike Team.



Tapia e Contrafatto, i due protagonisti della mattinata di Livorno, hanno ripercorso le tappe della loro carriera sportiva paralimpica, ricordando come la disabilità vissuta attraverso lo sport sia stata per loro un’opportunità di crescita e rinnovamento.
Monica Contrafatto, argento mondiale nei 100 T42 e bronzo alle Paralimpiadi di Rio 2016,  spiega: “Dopo aver perso la gamba, ho pensato di non poter fare più il mio lavoro di soldato, ma poi ho trovato lo spiraglio della mia vita. Mi sono dedicata all’Atletica e mi sono riscoperta atleta. Non esistono limiti e se ti impegni, volere è potere. Quando ci sono barriere mentali, non si arriva da nessuna parte; quando si gioca o si pratica sport, siamo tutti uguali. L’attività sportiva integra e va oltre la percezione della disabilità”.

Oney Tapia, argento paralimpico a Rio nel lancio del disco F11, aggiunge: “Con lo sport ho ritrovato le mie risorse e ho tirato fuori le mie potenzialità. Dopo il mio incidente, la luce si è spenta fuori, ma se ne è accesa una dentro di me. È nata un’altra persona, più coraggiosa ed esplosiva. La medaglia alle Paralimpiadi è stato il coronamento di un sacrificio e di un periodo lungo di preparazione. Se si ha un obiettivo e si persegue, il sogno si realizza. Oggi il disco è il mio miglior compagno di viaggio”.
Il campione europeo in carica si è anche soffermato a spiegare agli studenti cosa è il lancio del disco ed il getto del peso per non vedenti, invitandoli ad una simulazione dei gesti tecnici con la sua mascherina di gara.

Il saluto conclusivo dei tre atleti a Livorno e al progetto #CampioniDiVita è tutto nelle parole di Andrea Lucchetta: “Lo sport è in grado di inglobare passione, cuore, testa e grande speranza. In queste tre tappe che ci hanno portato in giro per l’Italia, abbiamo imparato tanto da questi grandi atleti. Ci hanno regalato dei momenti forti ed emozionanti e ci hanno fatto capire che, anche se la strada del destino prende un corso inaspettato, lo sport può aiutare a creare nuovi obiettivi, a trovare un altro motore e a riprendersi la vita in mano”.