Per la stagione che segna il ritorno in serie D, Giugliano ha puntato ancora su di lui, un torrese tifoso della Turris. E in quanto tale, Ciro Manzo (nella foto) dice la sua sull’estate caldissima che ha visto le dimissioni
di Vitaglione prima e Giugliano poi per quei “bastoni tra le ruote” messi anche dalla città: “È un gran dispiacere vedere persone che si allontanano dalla squadra della propria città. La Turris dovrebbe unire, essere un mezzo di aggregazione ed un modo per fare qualcosa di importante per Torre del Greco. I fatti dicono che l’unico che sta facendo qualcosa è proprio Giugliano, uno che non è torrese, che ci sta mettendo il cuore per questa causa. Poi se ci sono persone convinte di fare qualcosa per la Turris si facciano avanti, contattino Giugliano invece di fare tanti giri… La Turris deve essere un bene di tutti, non una fonte di guadagno per qualcuno”. Da quest’anno anche capitano? “Sono il più vecchio – afferma sorridendo-. Al di là della fascia, una questione che riguarda l’arbitro, l’importante è prendersi sempre le proprie responsabilità, cosa che ho sempre fatto e che farò anche adesso mettendoci la faccia”. Inizia un campionato difficile, ma per spiegare dove potrà arrivare questa Turris, il centrocampista torrese parte da lontano: “Il modo di fare calcio è cambiato negli ultimi tempi. Non si spendono più cifre folli e sono fuori mercato anche quei calciatori che chiedono ancora tanto, non a caso ci sono più disoccupati che giocatori tesserati. Tolte Cavese e Pomigliano, non mi pare che le altre stiano allestendo corazzate, quindi tutte le società stanno lavorando con un occhio al bilancio. In questo contesto non saremo di certo la vittima sacrificale, anche perché partiamo da una buona base di esperti e ci sono giovani interessanti. Insomma, non partiamo sconfitti, ma dire che faremo un campionato importante significherebbe solo illudere la piazza. Allo stesso tempo non vogliamo finire nei bassifondi della classifica, non è nel DNA di questi giocatori, di questo allenatore e di questa piazza”. Già, l’allenatore. Manzo promuove il successore di Santosuosso: “Stiamo lavorando bene con uno staff di primo livello. Pepe è un tecnico che sa il fatto suo, è molto preparato, ci ha dato un’idea di gioco, in campo ognuno sa cosa deve fare, lavora sulle palle inattive. A noi calciatori tocca seguirlo con umiltà e cercare di migliorare ancora tanto sul lato fisico, tecnico e tattico. E lo possiamo fare solo con il lavoro”. E conclude: “Siamo in una piazza in cui è importantissimo partire bene perché sbagliare le prime partite significherebbe poi soffrire ed ogni partita diventerebbe pesante”.
Andrea Liguoro