Torre del Greco – È stata l’ultima casalinga in campionato, ma non certo in un clima di festa. Tutt’altro. La contestazione dei tifosi è stata costante fin dal primo minuto (poi, al trentesimo del primo tempo, il tifo organizzato ha abbandonato il settore per protesta): cori e fischi contro squadra, allenatore, dirigenti, presidente ed il direttore sportivo Vitaglione. Insomma, nessuno escluso in un’annata che doveva essere quella del riscatto e che si è lentamente trasformata in un vero e proprio fallimento (sottolineato dal tifo organizzato con un volantino e uno striscione). La squadra ha almeno evitato la settima sconfitta consecutiva, ma facendosi comunque raggiungere (3-3) ingenuamente nel finale. Per il derby con il Pomigliano, Baratto doveva fare i conti con i soliti problemi di formazione (anche Perinelli ha lasciato la squadra non senza polemiche) e allora ancora largo ai vari giovani della juniores in panchina. Gli ospiti passavano in vantaggio al 15’: Moracci batteva Abagnale con una conclusione dalla distanza. Varriale poteva pareggiare poco dopo (19’) approfittando di un errore clamoroso della difesa granata, ma l’attaccante corallino calciava debolmente a porta vuota ed il portiere ospite riusciva a rimediare. La gara continuava senza grandi sussulti, Improta ci provava al 40’, ma la conclusione finiva di poco a lato. Ripresa più scoppiettante: i corallini trovano prima il pari al 10’ con Varriale, lesto ad insaccare un cross di Improta, poi il vantaggio al 16’ con un colpo di testa di Schettino. Neanche il tempo di godersi il vantaggio che il Pomigliano pareggiava su un’incertezza di Abagnale. Al 31’, Turris nuovamente in vantaggio ancora con Varriale (sugli sviluppi di un corner). Quando la gara sembrava ormai avviarsi alla conclusione (paura per De Rosa che lasciava il campo in ambulanza), al 50’ il Pomigliano trovava il gol del 3-3. “In squadra possono parlare tutti su com’è andata quest’annata, tranne Perinelli per quello che ha fatto in campo e fuori – Di Girolamo (nella foto di Salvatore Varo) risponde subito alla polemica sollevata dall’ormai ex calciatore corallino -. Doveva essere mandato via dopo la gara casalinga con il Gragnano quando mandò a quel paese l’allenatore e questo provocò un finimondo nello spogliatoio dove addirittura fummo costretti a mantenere Manzo… Invece il martedì era al campo come se niente fosse successo. Ne ha combinate anche altre, quindi le sue parole lasciano il tempo che trovano”. Di Girolamo analizza la stagione che volge al termine: “Ci sono stati più campionati. Uno con le prime cinque-sei giornate, un altro quando è arrivato Giacomarro, un altro con il ritorno di Baratto, un altro con il mercato, un altro con il ridimensionamento degli obiettivi, un altro dopo la pausa. La squadra iniziale andava cambiata in qualcosa e non smantellata, la società voleva il bel gioco e quella squadra non lo poteva fare, ma era dura e concreta. Poi si è cambiato allenatore e la situazione non è migliorata”. “Noi ci abbiamo messo la faccia fino alla fine ed abbiamo avuto la dignità di continuare – continua il difensore corallino-. Con le condizioni giuste, sarei disposto a rimanere un altro anno qui. Se le cose cambiano, se ne può sicuramente riparlare”.
Andrea Liguoro

RISULTATI 33° GIORNATA – SERIE D, GIRONE I
AVERSA NORMANNA – GRAGNANO 0-0
GELA – SICULA LEONZIO 1-3
GLADIATOR – CAVESE 1-0
IGEA VIRTUS – ROCCELLA 4-0
PALMESE – FRATTESE 3-0
RENDE – CASTROVILLARI 1-1
SANCATALDESE – DUE TORRI 3-0 A TAVOLINO
SERSALE – SARNESE 0-1
TURRIS – POMIGLIANO 3-3

LA CLASSIFICA
SICULA LEONZIO 76
IGEA VIRTUS 65
CAVESE 63
RENDE 63
PALMESE 59
GELA 53
FRATTESE 50
GLADIATOR 48
TURRIS 47
GRAGNANO 45
POMIGLIANO 43
SANCATALDESE 42
AVERSA 40
ROCCELLA 36
SARNESE 32
CASTROVILLARI 29
DUE TORRI GIÀ RETROCESSO D’UFFICIO