I corallini riescono nell’impresa di farsi battere dalla terzultima in classifica e scatta l’ira dei tifosi
Ancora una volta Sarno, ancora una volta Merolla, ancora una volta una sconfitta di misura, ancora una volta una prestazione impalpabile- sempre più degna di una squadra senza personalità- ancora una volta la contestazione dei tifosi. Tutto come nel campionato scorso, quando la sconfitta di Sarno scatenò una vera e propria bufera in casa corallina con esoneri ed epurazioni. Ma questa volta no. Merolla resterà al suo posto perché, a questo punto, la salvezza di cui parlava il tecnico torrese nel dopo gara con la Casertana, da una semplice provocazione diventa il nuovo vero obiettivo della Turris. E non si potrebbe pensare diversamente se si guardano i risultati: otto sconfitte- la maggior parte con squadre di bassa classifica- quattro vittorie ed un pareggio. Un ruolino di marcia che a stento supera quello delle squadre che occupano le ultime posizioni. Però, a differenza di queste, in casa Turris succede che le vittorie sono tutte frutto di un’ottima condizione atletica e di giocate frutto di schemi provati in allenamento. Le sconfitte, invece, solo frutto del terreno di gioco in pessime condizioni, delle errate decisioni arbitrali, degli attaccanti che hanno smarrito la via del gol, del clima intimidatorio che la squadra trova in trasferta, di una mancanza di personalità che non rispecchia quella del suo attuale allenatore e di scelte errate compiute in estate. Peccato, però, che le classifiche non si facciano con i se e con i ma…E così capita che l’umilissima Gelbison assesti il colpo del sorpasso battendo per uno a zero il Siracusa e conquisti la quinta piazza, l’ultima utile per disputare gli inutili Play-off. Smentita, intanto, dai diretti interessati la voce che vedeva la Deiulemar interessata all’acquisto della Turris o ad un suo ingresso in società al fianco dell’attuale presidente Cirillo. La solita smentita per non creare fastidiose pressioni?
Andrea Liguoro