Si tratta di un modello innovativo basato su aule disciplinari e laboratori e non sul modello classico.
In pratica non sono più le aule ad essere assegnate alle classi, ma le classi assegnate alla singola disciplina; quindi gli studenti si spostano di volta in volta nell’aula in cui si studia quella materia.
Così concepita, la scuola ospita un numero di aule destinate alle materie ordinarie comprese nel piano di studi delle classi primarie e secondarie di primo grado, oltre ad un’aula magna e un orto didattico.
Da quest’anno l’ I.C. ha inserito aule innovative e laboratori specifici, tra cui quello musicale, linguistico, multimediale, scientifico, artistico e FAB LAB.
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Quest’ultimo in particolare, è ispirato al modello proposto da Bruxelles, in cui i ragazzi si specializzano in materie relative all’ intelligenza artificiale, allo spazio e al Metaverso.
Inoltre vi è la “Biblioteca delle donne” con volumi dedicati esclusivamente alle autrici ed un’altra novità è rappresentata dagli spazi comuni, dove vi sono un tavolo da ping pong, calciobalilla e pouf per aree relax a disposizione degli studenti.
Insomma una scuola 3.0 che recepisce i modelli europei, in cui le classi diventano spazio sociale e l’ambiente non è più solo quello spaziale, ma anche relazionale; dove viene sviluppato il ragionamento e potenziata la personalizzazione dell’apprendimento.
Anche le modalità di approccio con gli alunni cambiano e si diversificano continuamente.
Ogni docente nella propria aula adotta e sperimenta strategie diverse cercando di abituare gli alunni ad una relazione costruttiva tra di loro e con il docente stesso, favorendo così il processo di adattamento sociale e un metodo di apprendimento dinamico e stimolante.
Inoltre il movimento da un’aula all’altra e l’opportunità di vivere spazi comuni, consente ai ragazzi di imparare a “guardare oltre” le pareti di una stanza, con un innegabile miglioramento anche della comunicazione e dello sviluppo.
Complimenti alla dirigente Patrizia Ferrione che ha creato questo modello di scuola come ambiente intenzionale di apprendimento,confermando come le scuole di San Giorgio a Cremano rappresentano un’eccellenza assoluta nel panorama della provincia di Napoli e anche oltre e sono aperte alla ricerca anche di nuove forme di istruzione”.
E’ quanto afferma il sindaco di San Giorgio a Cremano, Giogio Zinno, sulla sua pagina social Facebook.