L’incontro promosso da Sinistra Ecologia e Libertà. Spunta il giovane candidato Gabriele Toralbo
Lavoro è precarietà i temi cardine dell’incontro promosso da Sinistra Ecologia e Libertà che si è tenuto ieri 5 marzo presso il Teatro dell’arte. Il lavoro diventa sempre più un miraggio lontano per gli italiani colpiti dalla crisi e Torre del Greco di riflesso sente sulle spalle il fardello del precariato, della crisi e della continua emigrazione di giovani, “Torre del Greco ha perso 20mila posti di lavoro – così apre il dibattito Luca Chiusel, responsabile della Camera del lavoro della Cgil – la nostra città ha subito in primis la crisi del corallo poi una forte crisi nella marineria, con il collasso delle società armatoriali torresi che adesso rischia di far crollare gran parte dell’economia torrese”.
E’intervenuto all’incontro anche Gabriele Toralbo di Giovani in movimento, giovanissimo candidato al consiglio comunale nella lista del centrosinistra alle prossime elezioni comunali, Toralbo ha riportato la sua esperienza di giovane cittadino torrese laureato che ha dovuto affrontare notevoli difficoltà per inserirsi nel mondo del lavoro, accettando talvolta di accontentarsi di lavori precari e poco appaganti, “stiamo assistendo a un’emigrazione paurosa di giovani e non riusciamo a capire le nostre risorse, bisognerebbe rilanciare il Parco Nazionale del Vesuvio e la bellissima zona costiera. Dobbiamo capire che possiamo creare lavoro con le risorse che abbiamo e soprattutto con la cultura. Non confondiamo i messaggi che ci vengono dati, oggi chiedono a noi giovani flessibilità del lavoro, ma se per flessibilità si intende il venire licenziati continuamente e dover ripartire sempre da capo, questa non è flessibilità, è precariato”. Allargando la questione su scala nazionale sono state offerti importanti spunti di riflessione da Titti Di Salvo della Segreteria nazionale SEL “abbiamo presentato un Manifesto sulla precarietà che nasce dalla convinzione che la lotta alla precarietà in tutte le sue forme debba essere punto di partenza necessario e imprescindibile per la costruzione dell’alternativa, a partire da una riforma del mercato del lavoro e dall’estensione degli ammortizzatori sociali”.
Tra i vari interventi spunta anche il problema del “made in Italy” soppiantato dalle industrie cinesi che sottraggono possibilità occupazionali agli italiani, l’antidoto sarebbe, dice Davide Pastore di Cgil Campania, puntare sulla qualità, “quello che è indispensabile non è tanto un posto sicuro ma un lavoro sicuro, cioè sviluppare una competenza e puntare sulla qualità”.
Carolina Esposito