L’utile lordo è stato pari a 12,6 mln (+70%) e l’utile netto di 8,5 mln registra un incremento del 69% rispetto al 2018, migliorando nel contempo i principali indicatori di Bilancio.
La gestione conferma la capacità della Banca di realizzare, anche attraverso la crescita nei vari comparti, risultati in linea con gli obiettivi del Piano Industriale.
Le masse intermediate hanno superato a fine 2019 i 4 miliardi.
In particolare, grazie alle nuove erogazioni a famiglie ed imprese del territorio, che sono state pari a 280 mln, si registra la crescita dello stock riferito ai prestiti alla clientela in bonis, pari a + 82 mln (+7,3%).
Risultano, altresì, in aumento la raccolta diretta (+1,6%) e la raccolta indiretta (+2,2%) trainata, quest’ultima, dalla produzione di 84 mln nel comparto bancassicurazione e gestito.
Raggiunti anche gli obiettivi previsti dal Piano NPL (NPL strategic plan), grazie alla cessione di sofferenze pari a 127 mln attraverso una operazione di cartolarizzazione multioriginator con GACS perfezionata con altre banche per il tramite della Luzzatti. Ciò ha permesso – in linea con le previsioni di Piano Industriale – di ridurre lo stock dei crediti deteriorati lordi (-27%), registrando un sensibile miglioramento dell’NPL Ratio lordo (-780 punti base).
Apprezzabile il contributo dell’Area Finanza, in sensibile crescita, insieme con il fondamentale apporto della parte commissionale.
Gli oneri operativi – in ulteriore riduzione (-5,2%) – grazie alla opportuna e costante attività di cost saving in tale ambito, hanno permesso di conseguire un risultato della gestione operativa sostanzialmente in linea con il 2018 (-1,1%), nonostante il perdurare di un andamento dei tassi di mercato particolarmente compresso.
In ulteriore miglioramento, quindi, il cost income pari al 61% a conferma di una ritrovata efficienza operativa.
Più che positiva la posizione di liquidità, con gli indicatori di riferimento LCR/ NSFR, su livelli ampiamente superiori rispetto ai minimi richiesti.
La solidità patrimoniale, in ulteriore miglioramento, con un Total Capital Ratio che si attesta al 14% (13,20% a fine 2018), superiore ai requisiti regolamentari SREP fissati dalla Banca d’Italia.
“Siamo soddisfatti dell’andamento economico 2019 – commenta Felice Delle Femine Direttore Generale della BCP – perché conseguito attraverso il contributo di tutte le Risorse, con grande impegno, frutto di una sostenuta attività, avviata nel secondo semestre 2017, di rafforzamento degli andamenti, di contenimento dei costi e soprattutto di rilancio commerciale, insieme con la fondamentale riduzione degli stock dei deteriorati, attraverso la cessione di sofferenze.
Ciò consente di guardare alla crescita futura con fiducia, mantenendo, nel contempo, alto l’impegno rispetto al percorso ancora da compiere, con l’obiettivo di rafforzare la nostra reputazione ed il nostro brand, continuando a generare valore per i soci, i clienti e i dipendenti, ben consapevoli del ruolo, anche sociale, svolto in tutta la Regione”.
“In uno scenario sempre più complesso dal punto di vista regolamentare per le banche – commenta Mauro Ascione, Presidente del CdA – siamo molto soddisfatti di questi numeri che sottolineano l’ottimo stato di salute della BCP, che opera da oltre 130 anni nell’interesse del territorio. I risultati approvati sono la testimonianza del forte impegno della struttura e di un’intensa fase di riposizionamento della nostra Banca”.