Stiamo costantemente a lavoro per tranquillità ai cittadini”. Così era scritto ieri, all’alba, sulla bacheca di Giovanni Palomba, sindaco di Torre del Greco.
Ma a sentire varie testimonianze, arrivate dai vari angoli della città , tale sanificazione non sembrerebbe essere stata fatta in modo capillare su tutto il territorio cittadino.
Questo, se vero, è il problema principale; ma a latere c’è un altro grande problema: un problema di comunicazione da parte del primo cittadino e di alcuni membri della sua maggioranza .
Infatti, e mi riferisco ad alcuni membri della maggioranza di governo cittadino, invece di capire la paura e la preoccupazione, che ha in questo particolare momento storico, la stragrande maggioranza della cittadinanza, ci si lancia in contorte esternazioni. Esternazioni in cui si da’ dello “sciacallo” a chi, a giusta ragione, chiede, forse con toni accesi (siamo in momento storico in cui è da capire – per chi ci governa e non solo – che sono frutto di uno stato d’animo dettato dalla paura), di sapere il perché l’azione giusta di sanificare le strade non è avvenuta anche nelle zone periferiche, sempre che siano vere le segnalazioni che ci sono arrivate in redazione. Al contrario, si preferisce esternare con rabbia ed alterigia, nonché dare dello “sciacallo” a chi vuole, al contrario, solo una risposta rassicurante.
Veniamo, poi, al signor sindaco. A nostro modesto parere, fino a ieri, ha avuto una comunicazione poco esaustiva con la cittadinanza su cosa fare e su come comportarsi in situazioni come quelle che stiamo vivendo in questo periodo. Molti cittadini si sono sentiti persi, abbandonati. Si sono sentiti soli.
Potrebbe anche interessarti:
In Campania c’è il comune più piccolo d’Italia e uno dei borghi più belli del Belpaese: scopri dove |
Solo per fare un esempio, in città , c’è stato un sentimento di paura sfociato nell’isteria collettiva alla notizia che, la titolare di un noto esercizio commerciale, del centro cittadino, è risultata positiva al Covid-19. Crediamo, sempre a nostro modesto parere, che sarebbe bastato, sentiti prima gli esperti in materia, comunicare semplicemente le norme e i comportamenti da adottare, nel caso, come cittadini, si pensasse di essere venuti a contatto con persone risultate positive al Coronavirus. In modo da evitare il diffondersi di insicurezze e preoccupazioni. Perché, è bene ricordare, anche la paura può essere contagiosa.
Signor sindaco, in questo particolare momento storico, anche noi, come comunicatori, vogliamo fare la nostra parte per la comunità . Siamo a disposizione, se Lei tiene opportuno, per consulenze sulla comunicazione, ovviamente a titolo gratuito.
Alfonso Ancona