L’area hospitality ufficiale del Festival della Canzone italiana, realizzata da Consorzio Gruppo Eventi dedicherà una sezione all’affascinante mondo degli Artisti.
Dal 5 all’11 febbraio 2023 i salotti televisivi e le stanze di CasaSanremo ospiteranno 32 opere, selezionate con grande cura. Una vetrina unica che offre visibilità e prestigio. Tra esse Valentina Sepe, pittrice campana con le sue forme e colori eccellentemente alternati ad una dose di creatività mai eccessiva perché guidata da sensazioni e sentimenti forti che traspaiono dalle opere con forza.
“Sono felice – dichiara Vincenzo Russolillo, patron di Casa Sanremo – perché ritorna il coinvolgimento della città che sarà animata da una serie di eventi pensati ad hoc per creare una city experience interattiva, a cominciare dal Cinema Centrale che sarà uno dei luoghi dove gli addetti ai lavori potranno seguire le conferenze stampa e le serate del festival. Sarà un’edizione tra continuità, innovazione e qualche progetto in fase di lancio come quella della web tv e di un’Academy che farà di Casa Sanremo un laboratorio formativo per le figure professionali legate al mondo dello spettacolo”.
Valentina Sepe è nata a Scafati (SA) nel 1984 dove tuttora vive e svolge la sua attività di pittrice. Ha frequentato l’istituto statale d’arte De Chirico di Torre Annunziata (NA) ed è laureata all’Accademia di Belle Arti di Napoli nella sez. Scenografia. Ha insegnato e tutt’ora insegna Discipline pittoriche e Arte e Immagine. Nel corso della sua carriera artistica ha partecipato a decina di mostre su tutto il territorio nazionale. Le sue opere pittoriche sono caratterizzate da due elementi: il segno e il colore con una tavolozza ricca di colori caldi. La tecnica pittorica di Sepe è in prevalenza l’acrilico o la tempera su tela o su carta, materia che viene lavorata con il pennello riscuotendo risultati eccellenti. Il gesto è diventato la sua cifra stilistica, la sua vera forza pittorica. Le mani sono per gli artisti l’estensione del pensiero creativo, il mezzo per creare opere d’arte. Nella Storia dell’Arte, le mani ci hanno sempre raccontato qualcosa, attraverso la loro gestualità, il loro significato simbolico e la valenza espressiva. Le forme e soprattutto il vigore cromatico che caratterizzano le sue opere, sono un vero inno alla vita e alla gioia. Il colore è quindi lo strumento con cui ci racconta i suoi pensieri, le emozioni e soprattutto le reminiscenze reali e/o oniriche. Attraverso il colore egli costruisce le sue trame cromatiche, che nelle sue opere diventano dei veri e propri labirinti da attraversare, creando nello spettatore una specie di spaesamento, una vera sospensione nel tempo e nello spazio. Lo spazio e la luce sono gli elementi fondamentali con cui delimita i suoi percorsi interiori, a volte dolorosi, altre volte gioiosi, come gli eterni cicli della vita.