“Anche in questo Governo di Giorgia Meloni – spiega Trapanese – figura il Ministero della Disabilità, affidato all’On. Alessandra Locatelli (Lega), a cui auguro buon lavoro, e a cui chiederei di presentare quanto prima gli interventi urgenti che intende mettere in atto nel breve e nel lungo periodo.
Detto questo, devo essere onesto con voi come lo sono sempre. Io il Ministero della Disabilità non lo vorrei. Vorrei vivere in un Paese che ritiene fondamentale inserire in ogni Ministero esperti di disabilità che sappiamo orientare decisioni, progetti, allocazioni di fondi, misure specifiche, che è molto diverso.
Si sta parlando – precisa – non di un problema, ma di persone che andranno a scuola, lavoreranno, usufruiranno di servizi legati alla cultura, allo sport, ai trasporti, che vivranno all’interno di una società che non deve farli sentire una questione da affrontare, ma offrire loro le opportunità e i mezzi per sentirsi semplicemente cittadini, come tutti.
Alba ha me, un padre che riesce a garantire le terapie a casa privatamente, che ha una forte conoscenza dei diritti e può seguirla attraverso le maglie soffocanti della burocrazia.
E chi non ha gli strumenti o la conoscenza? Chi è solo ad affrontare tutto e si sente un genitore abbandonato?
La piccola Maria da Milano non può restare a scuola a pranzo perché non c’è l’assistente. Perché?!
Il piccolo Fabio da Palermo sono settimane che manca da scuola perché abita al sesto piano di un edificio senza ascensore. Perché?!
Francesco in provincia di Lucca ha cambiato già da settembre tre maestri di sostegno. Perché?!
Ministra Locatelli – chiosa Trapanese – cosa dobbiamo aspettarci dal suo Ministero? Una nuova card per disabili, un nuovo bonus da 100 euro, che non ci si fa più neanche una spesa, oppure possiamo immaginare azioni concrete e adeguate? Mi faccia sapere! Ci faccia sapere!”.