Da anni sul territorio, oggi considerata azienda numero uno in Campania
(a) Torre del Greco – Da anni presente sul nostro territorio, ad oggi l’azienda farmaceutica della famiglia Matachione è considerata la numero uno della Campania. Con ben sette farmacie distribuite tra Torre del Greco, Torre Annunziata, Portici e San Giorgio, questa famiglia porta avanti una storica tradizioni di impegno e lavoro per il cliente. Abbiamo intervistato Paola Matachione circa il passato, il presente ed il futuro di quest’impresa che sicuramente è entrata anche nella storia di Torre.
La storia della sua famiglia risale agli inizi del ‘900. Com’è cominciato tutto?
L’azienda è nata nel 1929 ad opera di mio padre, Adolfo Matachione. Ricordo che la prima farmacia si aprì a Napoli, in via Poeria, mio nonno era molto conosciuto come farmacista. Anche mia madre, Antonietta Brescia, era una farmacista; infondo è stata lei ad iniziare questa grande tradizione che ci ha portato a spostarci anche a Torre. Noi siamo tre figli e abbiamo tutti deciso di seguire le orme dei nostri genitori, così come stanno iniziando a fare anche i nostri nipoti. Attualmente la punta di diamante dell’azienda è mio nipote Nazario Matachione, che porta avanti con onore la nostra azienda.
Lei che è cresciuta nel settore, ha forse potuto notare dei cambiamenti tra la farmacia di adesso e quella del passato?
Sicuramente. Le farmacie prima erano più piccole, si vendevano solo farmaci e vi era un rapporto più confidenziale con il cliente. Oggi la farmacia ha bisogno di grandi manager, l’offerta si è diversificata per rispondere alle nuove esigenze del cliente. Non credo si possa fare un paragone tra presente e passato: il settore farmaceutico è cambiato con la società e si è adeguato al consumatore attuale.
Quanto è importante l’apporto dei giovani per mantenersi al passo con i tempi?
L’adesione dei giovani è importantissima. Oggi lo studio per diventare farmacisti è molto complesso ed approfondito, con tantissimi esami di chimica farmaceutica. Credo che i giovani di oggi siano competenti e preparatissimi.
Che ricordo ha degli inizi della sua carriera come farmacista?
Per molto tempo ho lavorato con mio padre ed è stato un bel periodo. Ricordo però che, essendo stata in America, rimasi impressionata dalle farmacie del posto che vendevano i prodotti della Chicco, che in Italia non c’era ancora. Tornata in Italia volli introdurre anch’io questi prodotti nella mia farmacia. Mio padre inorridì di fronte a questa cosa, non la vedeva professionale ed anche i tempi, credo, erano un po’ precoci.
Che rapporto avete con il territorio torrese?
Ho Torre nel cuore, così come i suoi abitanti. Professionalmente parlando, c’è sempre stato un ambiente favorevole: la competizione è sana perché ogni farmacia ha i propri clienti, si tratta di una vera e propria tradizione.
Sara Borriello
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 15 giugno 2011