LA SATIRA

Salve, signor Esposito, come va?
"Ehi, stavolta ha saltato la presentazione!"
Be’, ogni tanto si deve sorprendere il lettore…
"Ma io sono una star, ho bisogno di una adeguata introduzione".
Eh, vabbe’! Piuttosto ha visto quell’elettore che a Sorrento si è mangiato la scheda?
"Sì, modestamente sto facendo scuola".
E che ne pensa delle elezioni?
"No guardi, non ne voglio parlare, se n’è già detto tanto".
E di che vogliamo parlare, allora?
"Della festa dei quattro altari".
Ma mancano più di due mesi!
"Appunto, meglio cominciare a pensarci per tempo".
E va bene. Scommetto che anche lei, come molti torresi detesta la festa.
"Niente affatto, non sono snob fino a questo punto".
Allora le piace?
"Neanche. Più che altro mi annoia".
Cosa, in particolare, non l’attrae?
"Mah, tutta l’aria da sagra paesana, i cantanti di terz’ordine…".
Perchè, lei che farebbe, invece?
"Beh, se si devono invitare degli artisti, sarebbe meglio privilegiare quelli locali, e che abbiano un certo valore culturale".
E poi?
"Tempo fa vidi, in una passata edizione della festa, un’iniziativa veramente intelligente: gli allievi della scuola "Emidio Mele" incidevano in pubblico dei Cammei".
E che altro?
"Io mi giocherei molto, su questa festa: Palio delle contrade, una rassegna di Teatro laboratorio, come quella che organizzava Gennaro Vitiello, una fiera del corallo, una mostra cinematografica ed un concorso letterario
magari. Tutto assieme. E soprattutto farei in modo che si tenesse nei tempi giusti, amalgamando bene l’aspetto ociale con quello storico e religioso".
Insomma, prima o poi dovranno farla assessore…
"No, questo mai: anzi le dico che per questa volta il mio menù prevede una delibera di Giunta all’insalata…".
Giuseppe Della Monica
Articolo già pubblicato su La Torre 1905 cartaceo – Anno CIII n° 08 – mercoledì 23 aprile 2008