Nel servizio, Golia, ha fatto intendere che gli aiuti ai bisognosi derivino in massima parte dalle organizzazioni illecite e per questo è stato molto criticato. A sentirsi particolarmente offesi sono state le associazioni e i cittadini che hanno costituito una grande, grandissima rete solidale totalmente estranea alla camorra.
Di seguito le sue parole:
“La scorsa settimana ho realizzato un servizio, “Le mafie cavalcano il virus”, che è stato molto criticato. Molte associazioni, privati che in questo momento si sono adoperati per aiutare le fasce più deboli, cioè la rete sociale che si è mossa a Napoli e che è stata fantastica, si è sentita offesa e io di questo mi dispiaccio molto. In più il sito di Le Iene, quando ha pubblicato il servizio, ha sbagliato la descrizione.
“Sinceramente non lo gestisco io, non me ne ero accorto e non lo sapevo. Il concetto principale è che se in tanti mi avete scritto criticandomi significa che evidentemente ho sbagliato a comunicare quello che volevo comunicare, cioè che se lo Stato in questo momento non si muove repentinamente con degli aiuti concreti, le mafie già si sono organizzate e si stanno organizzando per un futuro ancora peggiore.
“Quindi mi dispiace veramente che in tanti vi siate offesi. La cosa principale è che io sono napoletano e sono orgoglioso di esserlo; leggere sui social minacce, insulti a me e alla mia famiglia, veramente mi dispiace, sono dispiaciuto. Io sono napoletano, sono orgoglioso di esserlo”.
Di seguito il video che ha pubblicato su facebook:
Molti di voi mi hanno scritto facendomi critiche e appunti che ho letto con attenzione ma ,anche con molta amarezza ,sicuramente le critiche intelligenti e costruttive contribuiranno a migliorare il mio lavoro
Publiée par Giulio Golia sur Dimanche 26 avril 2020