“Abbiamo milioni di profughi – dice il presidente della Regione – abbiamo il dovere umano e civile di aprire le braccia ai profughi. La Campania è stata ed è sempre disponibile ad accogliere donne, bambini e profughi.
Ci sono – precisa inoltre – bambini orfani, da soli, abbandonati: vorremo promuovere l’adozione, con un programma anche col governo ucraino.
Sono invece preoccupato – continua – sul futuro: siamo di fronte ad un conflitto che ha assunto caratteri drammatici, sta diventando un bagno di sangue.
La cosa che mi colpisce di più è che la descrizione della tragedia la facciamo quotidianamente in Italia, ma non sento nessuno porsi la domanda su quale sia l’obiettivo da perseguire.
Se l’obiettivo – incalza – è avere un Vietnam nel pieno dell’Europa, allora avremo 20 anni di guerriglia; se l’obiettivo è aspettare che qualcuno dei due contendenti crolli, avremo comunque decenni di tensioni.
L’obiettivo deve essere uno solo: trovare un compromesso per la pace.
L’Europa – spiega ancora De Luca – sta facendo poco, ed anche l’Italia sta facendo poco. Probabilmente non abbiamo grandi carte da giocare, il punto di compromesso sarà determinato dalle armi.
La priorità è decidere l’obiettivo al quale puntiamo, vedo descrizioni di tragedia e nessuno che avanza proposte per un compromesso che consenta di uscire da questa situazione.
L’Italia sarà quella che avrà più danni: a noi italiani dico di misurare i toni.
Il paese che avrà più danni sarà l’Italia, perchè l’Italia sarà quello che pagherà più di tutti gli altri. Diventeremo il classico vaso di coccio in mezzo ai vasi di ferro.
Auspico – conclude il governatore campano – un compromesso di pace, ma non vedo iniziative italiane o europee verso questa condizione”