Il virologo napoletano, Giulio Tarro, a fine maggio in un’intervista affermò che secondo una ricerca pubblicata sul portale PubMed, un soggetto positivo al Sars CoV2 ma asintomatico ed entrato in contatto con 455 persone sane non aveva contagiato nessuno. Questo quindi voleva significare che un asintomatico non era infettivo per gli altri.

Le affermazioni di Giulio Tarro fece discutere il mondo medico.

Ora arriva la conferma da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). La dottoressa Van Kerkhove, capo del team tecnico anti-Covid-19 dell’Oms durante il briefing di ieri a Ginevra dell’Agenzia dell’Onu ha dichiarato alla Cnn:



“E’ molto raro che una persona asintomatica possa trasmettere il coronavirus. Abbiamo un certo numero di dati analizzati in diversi Paesi che stanno seguendo “casi asintomatici” ed è emerso che questi non hanno trasmesso il virus”.

La dottoressa spiega anche come si può limitare il contagio:

“Il coronavirus passa da un individuo a un altro attraverso le goccioline infette. Se individuassimo i casi sintomatici e isolassimo tutti i suoi contatti, avremmo una riduzione dei contagi. Quando analizziamo i casi asintomatici notiamo che hanno sviluppato una forma molto leggera della malattia e quindi le eventuali goccioline prodotte da starnuti o tosse o semplicemente parlando non sono abbastanza infette. E’ comunque una domanda ancora aperta, l’Oms continua a raccogliere dati e ad analizzarli per ottenere maggiori informazioni”.