Osservazioni che sono coerenti con quanto si cerca di fare da anni, per migliorare e salvaguardare il nostro artigianato artistico, che ci viene riconosciuto in tutto il Mondo, ma che ancora oggi ha delle grosse difficoltà strutturali. Sicuramente, la zona rossa ed i vincoli imposti, hanno fatto da deterrente per molti giovani che avevano voglia di mettersi in proprio ed aprire la propria bottega.
Il PUC è un’opportunità strategica, può diventare finalmente volano di crescita, noi come unica associazione di categoria presente sul territorio come sempre ci assumiamo la responsabilità di collaborare in maniera fattiva, con proposte concrete, senza fantasticare, di facile realizzazione date le opportunità che ci sono (come ad esempio l’istituzione della ZES punto 4).
Riportiamo integralmente le nostre 4 osservazioni ed alleghiamo anche la mappa con i punti di interesse che meglio spiegano il 3° punto.
1) Semplificazione nell’avviamento di un’attività artigianale: come sappiamo tutti, con le attuali leggi e regolamenti vigenti, risulta molto articolata la procedura di apertura di un’attività artigianale nel nostro territorio. Premesso che in questo ambito rientrano anche altri enti quali Camere di Commercio, Questura, ect, occorre riguardare tutto questo processo, creare un tavolo tecnico con tutti gli attori coinvolti e cercare di semplificare tale processo. Perché oggi, per avviare un’attività artigianale, come primo ostacolo c’è quello di trovare locali accatastati in un certo modo e con determinate caratteristiche. Tutto questo, però, senza tener conto che il nostro artigianato, molto spesso, si concretizza in un lavoro manuale svolto grazie all’ausilio di un tavolo ed un bulino. Non abbiamo materiale di risulta, non immettiamo nulla nelle fogne, non abbiamo bisogno di macchinari. Tutte queste limitazioni, non fanno altro che scoraggiare i nostri abili artigiani ad avviare
l’attività , perdendo nel tempo tantissime maestranze. Auspichiamo, dunque, che in questo processo di Rigenerazione Urbana, si possano creare le condizioni per semplificare l’avviamento di un’attività artigianale, quantomeno per quelle attività che non utilizzano macchinari, dove davvero è fatto tutto a mano.
2) Creazione spazio co-working: più volte abbiamo proposto progetti per la creazione di spazi di co-working . In realtà , uno era in fase di realizzazione, all’interno dell’ex-mercato ortofrutticolo, e per le vicissitudini che tutti sappiamo, al momento è tutto fermo. Premesso che il Comune di Torre del Greco avrà sicuramente nel proprio patrimonio diversi locali a disposizione inutilizzati, e che, come già detto al punto precedente, molto spesso il nostro artigiano ha bisogno di un tavolo e di un bulino. La nostra proposta è quella di innescare, all’interno sempre di questo progetto di Rigenerazione Urbana, un luogo dove agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro degli studenti dell’Istituto Degni e/o di artigiani che ancora non hanno avuto la possibilità di avviare una
propria attività artigianale. Il Comune si farebbe carico della ristrutturazione e di seguire tutti quei vincoli strutturali di cui sopra, mettendo a disposizione una serie di postazioni di lavoro già pronte all’uso. Resterà a carico dell’artigiano il compito di aprire una partita iva, ma con l’agevolazione che non dovrà preoccuparsi della sede, semplificando ed aiutandolo in questo processo. Siamo sicuri che questo spazio possa diventare un luogo, non solo di lavoro, ma anche un punto di interesse strategico, attorno al quale poter veicolare azioni di comunicazione volte alla valorizzazione del nostro artigianato artistico. Dunque, un effetto moltiplicatore che, da un lato risolverebbe il problema del punto 1) e dall’altro potrebbe con il tempo addirittura creare un interesse di tipo turistico. Scendendo nello specifico, ed a margine degli investimenti già fatti con i PICS, si potrebbe pensare di creare un insediamento del genere all’interno della S.S. Trinità , magari al piano superiore rispetto al nascente Museo Virtuale del Corallo e del Cammeo. Oppure, all’interno delle varie progettazioni che interessano il complesso dei Mulini Meridionali Marzoli, riuscire a ricavare uno spazio produttivo ed al tempo stesso turistico.
3) Borgo del Corallo e del Cammeo: come più volte abbiamo sottolineato in diverse sedi, un altro asset sul quale si potrebbe lavorare durante questo processo di Rigenerazione Urbana, è quella di identificare una strada, un vicoletto caratteristico, magari al momento anche poco attrattiva commercialmente, e farla rifiorire con botteghe artigiane, farla diventare la nostra “San Gregorio Armeno” per intenderci. Ad esempio, Vico Abolitomonte oppure Via Cappuccini, luoghi in prossimità del centro città , a due passi da uno degli asset dei PICS quale la Santissima Trinità , con parcheggi per auto e pullman. Il Comune potrebbe mettere al centro di un progetto una di queste strade e creare tutte le caratteristiche che possano aiutare gli artigiani ad aprire piccole
botteghe per lavorazione e per la vendita. Questo meccanismo avrà un effetto moltiplicatore, perché risolvendo il punto 1) contemporaneamente potrebbe creare un attrattore turistico di rilevanza internazionale. Alleghiamo una mappa per mostrare alcuni punti di interesse e l’area che potrebbe essere presa in esame.
4) Zone Economiche Speciali: un ulteriore asset importante per il nostro artigianato potrebbe essere quello di richiedere anche a Torre del Greco una Zona Economica Speciale (ZES) così come fatto dai comuni a noi limitrofi, e poter dunque accedere ad una serie di agevolazioni di carattere fiscale ed amministrativo.