Incontro al vertice con il Sindaco ed alcuni consiglieri comunali
L’ennesimo passaggio istituzionale per fare chiarezza sulla querelle Maresca andrà in scena martedì 2 ottobre dinanzi alla quinta commissione regionale (competente in materia di sanità) dove il Sindaco Gennaro Malinconico, il Presidente dell’assise comunale Filippo Colantonio e tre consiglieri comunali – Toralbo di Sel e Casillo di Idv per la maggioranza, Lopez (Fli) per l’opposizione – proveranno a strappare agli inquilini del Centro Direzionale (dove ha sede l’assise campana) un ordine del giorno sul caso Maresca per il prossimo consiglio regionale. L’audizione di martedì giunge in una profonda fase di stallo in cui è arenata la vertenza sanitaria, con il nosocomio torrese da mesi al centro di promesse che lo vorrebbero potenziato e pronto a rientrare nella rete delle emergenze e urgenze. La realtà, invece, fa tristemente i conti con un profondo vuoto
di assistenza sanitaria sul territorio, con un ospedale fatiscente e privo di figure professionali essenziali e il solito valzer di sciacallaggio politico attorno ad una vicenda – quella Maresca – che oltre a sancire il fallimento di tutta la classe politica fa registrare la progressiva perdita di diritti per un’intera comunità, per la quale politiche sociali e interventi volti a garantire la sanità pubblica sono oramai sbiaditi ricordi di qualche decennio passato. Ritornando all’appuntamento di martedì (il faccia a faccia con la quinta commissione regionale dovrebbe tenersi per le ore 16), c’è da chiarire subito che tecnicamente l’audizione rimane un momento di ‘scambio’ di informazioni e chiarimenti tra le parti, con la pattuglia di Palazzo Baronale che pare intenzionata a ricavare un ordine del giorno in vista della prossima assise regionale dove – se l’esito dell’audizione risultasse favorevole – si tenterà di mettere mano al decreto 49 (che al momento condanna il Maresca alla funzione di ‘lungodegenza e riabilitazione’) e rivendicare la totale applicazione della delibera 830 con i suoi 134 posti letto. Ricordiamo ai nostri lettori che la delibera 830 del 28 luglio 2011 è già timbrata, vidimata e protocollata, ma mai eseguita nonostante le molteplici rassicurazioni fornite da politici e dirigenti Asl, Maurizio D’Amora in primis. E, ancora, che le diverse personalità che attualmente pare siano ‘interessate’ alla questione, avrebbero dovuto fare politica e quindi tutelare la comunità già tempo addietro, e non dopo oltre due anni di lotta, portata avanti con grande sacrificio da semplici cittadini: Aniello Formisano ormai bazzica nei palazzi romani da qualche decennio, e il suo consigliere regionale Anita Sala (Idv) siede tra gli scranni del Centro Direzionale già da qualche anno, perché allora non si sono precedentemente impegnati per ottenere una semplice audizione dinanzi alla commissione sanità? Lo stesso vale per i politici locali, soprattutto per coloro che parteciperanno all’appuntamento di martedì: non erano consiglieri comunali anche durante la passata amministrazione i signori Lopez (Fli) e Di Donna (Udc, inizialmente tra i tre consiglieri delegati per l’audizione salvo poi lasciare il posto a Toralbo)? Non era già commissario cittadino Udc Filippo Colantonio, il cui partito è sintesi di forti interessi politici ed economici sul territorio (il caso Maresca per chi ha seguito tutta la vicenda ne è la cartina di tornasole n.d.a.) ed incrocio di correnti politiche che nulla hanno a che vedere con la gestione della cosa pubblica a Torre del Greco?
Nino Aromino