Il vaccino è pronto ad approdare in Europa, e quindi in Italia: all’inizio del 2022, o comunque nei primi mesi del nuovo anno, sarà possibile farsi somministrare il neonato vaccino proteico che si differenzia rispetto ai vaccini mRna (Pfizer e Moderna) e a quelli a vettore virale (AstraZeneca e Johnson & Johnson).
Stando alle prime comunicazioni, sembrerebbe che Novavax sia indicato per persone dai 18 anni in su. Sarebbero previste, al momento, due dosi, l’una a distanza di tre settimane dall’altra. Il vaccino proposto dalla casa di biotecnologie statunitense si basa sulla tecnologia delle proteine ricombinanti, ovvero quelle che possono assemblarsi per formare particelle simil-virali che inducono il sistema immunitario a produrre anticorpi.
La tecnologia, quindi, sembrerebbe quella che già da anni è in uso nel settore vaccini.