Confusione e disguidi, oltre che la ricerca di una collocazione: è questo quanto regna in casa Idv in vista delle elezioni cittadine di maggio 2014. A fine febbraio le pagine de La Torre avevano “classificato” il consigliere Ciro Piccirillo fuori dalle linee dipietriste, poco dopo l’addio di Giuseppe Speranza. Puntuale arrivò la disdetta, il giorno dopo la pubblicazione del nostro articolo, da parte del coordinatore cittadino Raffaele Russo il quale puntualizzò scrivendo che “a scanso di equivoci vi informo che a seguito di un incontro avvenuto al mio studio in data 21 febbraio 2014 coll’ex consigliere comunale Ciro Piccirillo, lo stesso ha smentito formalmente di aver lasciato né di aver intenzione di lasciare il partito di Italia dei Valori”.
Fatto sta che Piccirillo, però, agli ultimi tavoli programmatici non si è mai presentato sotto il simbolo Idv. Anzi, ancora tutt’oggi è così: Piccirillo partecipa agli incontri in nome e per conto di una lista scollegata a quella che tanto difende Russo.
Chiara e secca la morale della favola: o il coordinatore Russo ne era all’oscuro o ha finto di non voler capire che anche Piccirillo stava per abbandonare il partito dell’Idv, un partito che ha a tutti i livelli la difficile impresa della ricostruzione.
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 19 marzo 2014