Dall’amputazione dell’arto,  “essere un esempio” è diventato per l’atleta sangiorgese quasi una missione. “Alessandra è una donna straordinaria – ha detto il Sindaco Zinno –  di cui la nostra comunità può andare veramente fiera. Durante l’appassionante conversazione di oggi ci siamo già ripromessi infatti di programmare incontri nelle scuole affinchè raccontandosi, lei stessa possa dimostrare che le difficoltà  possono anche diventare opportunità se affrontate con coraggio e determinazione “.
Alessandra è cresciuta a San Giorgio a Cremano, dove ha frequentato prima l’I.C. Massaia e poi l’ITI Medi, per poi iscriversi all’Università Federico II dove si è laureata in Matematica. Classe 1971, dopo l’amputazione dell’arto, nel 2014 ha iniziato a giocare a sitting volley a Nola e nel 2015 è arrivata la convocazione in Nazionale. Prima che la pandemia flagellasse il mondo, aveva già staccato uno storico pass per i Giochi Paralimpici di Tokyo, dove è arrivata con le altre ragazze, dopo aver vinto la Medaglia d’argento agli Europei di Budapest del 2019. Nello stesso anno viene nominata anche Ambasciatrice dello Sport Paralimpico. Alle Paralimpiadi, con la Nazionale, ha conquistato il sesto posto.