È tempo di spending review per il Comune torrese. In tale ottica il sindaco del comune corallino ha dato il via alla rescissione dei contratti di locazione dei plessi Parco Merola e Villa Capano. A sancirlo è una specifica delibera approvata dalla giunta guidata dal sindaco Ciro Borriello e proposta dall’assessore alla Pubblica
Nei due plessi i cui fitti sono stati avviati a dismissione ci sono state invece visite programmate dell’assessore Stilo, nel corso delle quali la responsabile della Pubblica istruzione ha “potuto rilevare – come si legge nella delibera licenziata dalla giunta Borriello – le criticità delle strutture”. Durante queste visite “il personale scolastico ha avanzato rimostranze all’assessore e riferito di interventi ispettivi dell’Asl con conseguenti raccomandazioni di interventi per garantire maggiore sicurezza”.
Per questo motivo l’assessorato alla Pubblica istruzione, dopo avere verificato che esistono aule e ambienti nella D’Assisi e nella Don Bosco idonei ad ospitare gli alunni dei plessi Parco Merola e Villa Capano, ha dato mandato – grazie all’ok ricevuto dall’esecutivo cittadino – al settore Tecnico per l’avvio degli interventi manutentivi necessari per ospitare gli alunni e il personale delle strutture i cui fitti saranno cancellati.
Con quest’ulteriore dismissione di fitti passivi, la giunta riprende la strada tracciata dalla precedente amministrazione Borriello che aveva prima approvato il piano di dimensionamento scolastico 2010/2011 per diminuire i fitti passivi e quindi con il piano 2012/2013 (approvato con delibera di giunta nel novembre 2011) aveva programmato l’istituzione di nove istituti comprensivi. “Nella relazione stilata dai nostri tecnici dopo specifici sopralluoghi alle scuole Francesco D’Assisi e Don Bosco – afferma l’assessore con delega alla Pubblica istruzione, Romina Stilo – si evince come vi siano effettivamente aule e spazi sia alla sede centrale che alla succursale di via Venezia tali da poter ospitare gli alunni provenienti dagli altri due plessi”.
L’assessore entra poi nel merito: “Alla sede centrale – afferma – occorrono pochi interventi manutentivi per infiltrazioni d’acqua, per asportare alcune canaline elettriche, rinfrescare le pareti e c’è probabilmente la necessità di ampliare il numero dei servizi igienici per la scuola dell’infanzia. Alla Don Bosco, invece, gli interventi devono essere più importanti, per il riadattamento a aule di spazi dell’ex cucina comunale e dell’ex segreteria e direzione, oltre a altri piccoli lavori in alcune aule vuote nel secondo e terzo piano. Va poi considerato che in entrambe queste strutture c’è la presenza di alcune sezioni con un numero ridotto di alunni. Ma questo è un aspetto da prendere in considerazione solo al termine degli interventi programmati, interventi che potrebbero creare gli spazi adatti a ospitare gli alunni che verranno trasferiti dopo la chiusura dei plessi Parco Merola e Villa Capano”.