La proposta: riscattare l’importanza culturale e rinfrancare il turismo
Tra i beni culturali di cui Torre va fiera vi è sicuramente Villa delle Ginestre, l’ultima dimora di Giacomo Leopardi. Affidata all’Ente per le Ville Vesuviane, la casa è stata riaperta al pubblico per eventi letterari e
culturali. Eppure la cura del luogo, delle strade, da parte delle amministrazioni, non è stata efficiente. Tutto questo pesa dal punto di vista turistico, in quanto la difficoltosa percorribilità della zona non favorisce visite guidate. Ricordiamo che Giacomo Leopardi ha vissuto tra il 1835 e il 1837, i suoi ultimi anni di vita, proprio a Torre del Greco, in villa Ferrigni (oggi Villa delle Ginestre), ospitato dall’amico Ranieri. Qui compose alcuni dei suoi lavori più belli, come “La ginestra”, o il “Tramonto della luna”. Purtroppo quello che dovrebbe essere un punto di forza della nostra città è oggi molto svalutato. La stessa villa delle Ginestre, acquistata dall’università Federico II di Napoli ed affidata all’Ente per le Ville vesuviane, è penalizzata sul fronte del turismo. Per questo motivo, La Torre propone una rivalutazione della zona per riscattare l’importanza culturale che ha quel luogo, e per rinfrancare la città in campo turistico.
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 13 novembre 2013
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