Una situazione complessa e delicata quella dei beni confiscati affidati al Comune di Napoli sulla quale oggi la commissione Polizia locale e legalità, presieduta da Pasquale Esposito, ha fatto il punto con l’assessore De Iesu.

De Iesu ha chiarito che la priorità attuale è dotare di adeguate risorse di personale tecnico e amministrativo il Servizio comunale appositamente istituito dall’Amministrazione per la gestione dei beni confiscati: solo così si potrà seguire adeguatamente l’intero iter che riguarda questo patrimonio garantendogli una precisa destinazione d’uso per scopi sociali o istituzionali. Con delibera di giunta è stato inoltre stabilito che per le associazioni che avranno in gestione gli immobili confiscati sono previste agevolazioni come la riduzione dell’80% della Tari.

Sono 122 gli immobili attualmente affidati al Comune di Napoli, ha spiegato l’Assessore, di questi 24 sono stati già assegnati per finalità sociali, 9 sono già utilizzati per finalità istituzionali dell’Ente e per altri 22, inizialmente destinati per far fronte all’emergenza abitativa degli sloggiati dei bipiani di Ponticelli – ora risolta – si avvierà una riflessione con l’assessora Lieto per una nuova destinazione d’uso. Per sopperire alla carenza di tecnici e procedere alla schedatura e ai rilievi di altri immobili confiscati disponibili, De Iesu ha parlato inoltre di due convenzioni, una siglata con l’Istituto tecnico Della Porta per 15 immobili, e l’altra con il Demanio per altrettanti 15 immobili.



Sui progetti in corso, l’Assessore ha concluso che grazie al PNRR è stato finanziata la creazione di un ‘villaggio’ per le donne vittime di violenza in diverse strutture confiscate: verrà infatti ristrutturato uno stabile in Vico Duchesca che ospiterà strutture ambulatoriali e un piccolo ristorante sociale, verranno realizzati 5 appartamenti per accogliere le donne maltrattate e i loro figli e in una villa di Quarto nascerà un orto sociale.

Sono programmati a breve dei sopralluoghi con gli agronomi presso il Fondo Amato Lamberti di Chiaiano, 14 ettari dalle gandi potenzialità, che potrebbero diventare una fattoria didattica. Il Comune parteciperà inoltre a un bando regionale per riqualificare un bene confiscato a Secondigliano dove verranno realizzati percorsi di formazione professionali per giovani portatori di handicap.

Nel dibattito il presidente Esposito ha chiesto un report aggiornato sui beni che verranno prossimamente messi a bando, in particolare servono approfondimenti sulle prospettive di una struttura al corso Secondigliano e un’altra a via Cupa Signoriello, dove il centro di educativa territoriale è stato trasferito a causa della dichiarazione di inagibilità da parte dei tecnici comunali.