Alla Reggia di Portici il 2ยฐincontro con la Federico II sulla sostenibilitร  in agricoltura.

Garantire modelli di sviluppo, di produzione e di consumo sostenibili ai fini della sicurezza alimentare e della tutela del Pianeta, รจ prima di tutto uno dei 17 obiettivi, fissati da Agenda 2030, sottoscritti dai governi dei 193 Paesi membri dellโ€™ONU. Martedรฌ 30 novembre 2021 presso la Sala Cinese della Reggia di Portici, Dipartimento di Agraria dellโ€™Universitร  degli Studi di Napoli Federico II, si aprirร  alle ore 16,00 il 2ยฐ appuntamento sulla sostenibilitร  in agricoltura, nellโ€™ambito di un progetto di ricerca lanciato dallโ€™ateneo partenopeo. Un problema al quale la Campania non puรฒ rimanere indifferente.



โ€œOrtaggi da foglia a residuo zero tra problematiche e opportunitร โ€ รจ il titolo del convegno, realizzato in collaborazione con ALma Seges, tra le piรน grandi cooperative agricole del Mezzogiorno con sede nella Piana del Sele e operante in tutte le regioni del Sud Italia. In chiusura, alle 18:30, lo Show Cooking a cura dello Chef Gennaro Esposito, Torre del Saracino โ€“ 2* Michelin, presso la Dispensa del Re della Reggia di Portici.

โ€œUn modello di crescita oggi deve essere in grado di coniugare la competitivitร  con la sostenibilitร  – ha dichiarato Stefania De Pascale, docente del Dipartimento di Agraria – oggi รจ necessario avere una visione integrata di sviluppo green. L’impronta ecologica del cibo infatti deriva dallo studio delle possibilitร  e dei limiti insiti nel progresso tecnologico per la produzione di cibo come dallโ€™analisi delle proposte innovative avanzate dal panorama accademico. Occorre dunque lavorare nel segno del โ€œResiduo Zeroโ€ attraverso l’organizzazione di un sistema premiante delle filiere di qualitร  e sulla comunicazione al consumatore che spesso non รจ in grado di distinguere i tranelli che si nascondono nellโ€™etichettaโ€.

โ€œTradurre problemi globali in ricerca innovativa e governance attive, รจ compito delle universitร  e di tutti i soggetti di settore coinvolti – ha commentato Aristide Valente presidente di Alma Seges – al fine di stimolare una maggiore consapevolezza sia nelle pratiche agricole sia nel consumo di alimenti. Ecco perchรฉ รจ necessario che anche i produttori partecipino al processo di transizione ecologica riflettendo sulle problematiche, sulle necessitร  e recependo gli indicatori di sostenibilitร  nel food systemโ€.

Eโ€™ fondamentale intervenire nel cortocircuito che si crea allโ€™interno della filiera agricola. La produzione agricola italiana infatti รจ in scacco della grande distribuzione organizzata (G.d.O.) che impone il prezzo piรน basso condizionando di fatto la qualitร  dei prodotti e le tutele dei lavoratori. Dโ€™altra parte i consumatori chiedono pratiche piรน virtuose in agricoltura, ovvero la riduzione dellโ€™impiego degli agrofarmaci e sostanze chimiche in agricoltura per accedere ad un cibo piรน sano.
Nonostante gli sforzi compiuti dagli operatori agricoli verso il biologico e l’agricoltura integrata certificata, non sempre sono riusciti a ricevere il giusto compenso per il proprio lavoro e per gli investimenti fatti, scontrandosi con le pressioni della Gdo.