A tal proposito, abbiamo raccolto le lamentele della signora Lina, ormai disperata davanti a tanta desolazione.
“Vorrei fermarmi più tempo a pregare sulle tombe dei mie congiunti, ma la forte puzza mi fa letteralmente scappare via. Prima portavo mia figlia piccola con me, ora me ne guardo bene, non vorrei che si prendesse qualche malattia”.
La signora Lina ci ha spiegato, e fatto vedere (le foto sono esplicite), che la scala del compreso Gelsomino è praticamente impraticabile, visti gli enormi cumuli di rifiuti che ci sono depositati sopra, tant’è che hanno delimitato la zona con del nastro e per entrare bisogna fare un giro alternativo e più lungo.
“Ho cercato varie volte di fare presente la cosa a dipendenti e responsabili del camposanto – chiosa la signora Lina -, ma hanno sempre fatto spallucce”. “Oltre alla problematica della pulizia, ho chiesto anche di spostare una mensola porta fiori, messa lì in maniera abusiva da una signora, che limita il passaggio nel complesso nicchiario”, ma anche a questo la povera signora si è dovuta scontrare contro il muro di gomma messo lì da chi è responsabile del corretto funzionamento, dell’igiene e degli abusi nel cimitero torrese.
Dopo lo scandalo resti mortali non catalogati, fosse usate come pattumiere, il caso dei lavori costosi, delle strutture da verificare e dei seppellitori, continua la vergogna del cimitero cittadino.